Buon viaggio Benedetto! - I viaggi apostolici del Papa

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.ANCILLA.
00mercoledì 24 maggio 2006 18:23
Ecco arrivato il tuo primo viaggio pastorale.

Dovrai arrivare fino in Polonia.
Prego MARIA AUSILIATRICE, della quale ricorre la festa proprio oggi qui, a Torino, di protegggerti, aiutarti e darti tanta forza e coraggio!

Forza, Benedetto XVI, siamo tutti con te e ti accompagnamo col cuore e col pensiero!

W il nostro Papa, W la nostra Santa Chiesa Cattolica ed Apostolica!!!

Accetta, O MARIA AUSILIATRICE, questa bella rosa che, in questo momento, ti offro come preghiera per il tuo figlio prediletto Benedetto XVI. Grazie!!! E grazie anche a nome di tutte le sorelle e fratelli di questo forum!

La tua piccola salesiana.





euge65
00mercoledì 24 maggio 2006 18:31
Cara Ancilla


Grazie per queste dolcissime parole. Alla tua preghiera a Maria Ausiliatrice unisco anche la mia com ex alunna salesiana!
Ti prego o Maria accompagna con il tuo amore di Mamma il Tuo dolcissimo figlio Benedetto; guidalo, sostienilo, proteggilo sempre durante questo viaggio e fa che trovi in terra di Polonia, gioia, amore da tutti i fedeli.
O Vergine Santa fa che l'amore di tutte noi, sia di aiuto e di conforto al nostro amato Joseph durante questo viaggio e sempre.
[SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]
Francesca.Pisa
00mercoledì 24 maggio 2006 19:36
mi unisco a voi
Anch'io mi unisco con le mie a tutte le vostre preghiere che il nostro amato ci ha chiesto in vista di questo viaggio, proprio ieri ho finito la novena preparatoria alla festa di Maria ausiliatrice e anche stasera nel giorno della sua festa la preghero' ancora perche' non lo lasci solo un istante, inoltre sono certa che l'occhio vigile di G.P.II lo seguira' ovunque, sono sicura che lui non lascera' mai incustodito il "suo cardinale". Spero poi che il Signore lo aiuti davvero a trovare la forza per affrontare questi giorni estenuanti carichi di tensione dopo tutto sappiamo bene quanto non ami molto viaggiare ma penso ci tenga talmente tanto ad andare in Polonia che in qualche modo ce la fara', a volte sembra fragile e vulnerabile ma sappiamo quanta e quale forza riesca poi a tirare fuori!!!!!!!!!!!!!!
Vedrete stupira' tutti ancora una volta e conquistera' con la forza del suo infinito amore tutti i polacchi!!!!!!!
Sempre a fianco di Benedetto XVI!
Buon viaggio amore mio che il Signore e la Santa Vergine ti accompagnino ovunque!!!!!!!! [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800]
Francesca
Paparatzifan
00mercoledì 24 maggio 2006 19:37
Anch'io...
... mi unisco a voi nella preghiera!
Maria, Madre nostra, accompagna con la tua presenza e benedizione il tuo devotissimo figlio, Benedetto, in questo viaggio. Fa che la sua parola possa illuminare il cuore e la mente soprattutto di coloro che si trovano ancora nelle tenebre...
BUON VIAGGIO, PAPINO HERMOSO!!!!!
[SM=x40800]
RATZGIRL
00mercoledì 24 maggio 2006 20:31
Grazie
Grazie Ancilla per avere aperto questo topic. [SM=g27811]
Mi associo anch'io nell'augurare al nostro amato Papa un viaggio sereno e ricco di emozioni e soddisfazioni.
Le mie preghiere(iniziate da giorni)lo accompagneranno per tutto il soggiorno in Polonia. [SM=g27821]

BUON VIAGGIO PAPINO! [SM=x40801]
Bestionn
00mercoledì 24 maggio 2006 21:10
Ecco arrivato il tuo primo viaggio apostolico...
Anch'io mi unisco in comunione e letizia con voi tutte/i del forum, alla preghiera mariana in beneficio e a riuscita del viaggio in terra polacca del nostro amabilissimo Santo Padre!

Stendi il tuo manto sopra Benedetto e non perderlo mai di vista; guardandolo con i tuoi dolci occhi o Vergine Immacolata e Santissima. Fa questo, o Stella del Mattino, per l'amore alla tua Chiesa Cattolica Una e Santa, Apostolica e romana. Agisci o Madre beata, col tuo amore tanto potente ed abbondante grazie ai meriti aquistati dalla Passsione del tuo Diletto Figlio, il Risorto e nostro Signore, Gesù Cristo, al quale appartiene, assieme al Padre e allo Spirito, l'onore e la gloria nei secoli eterni. Amen!

[SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]
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!BlackDahlia!
00mercoledì 24 maggio 2006 22:03
RIPETO QUI IL MIO MESSAGGIO SPEDITO NELLA LETTERA COLLETTIVA
Dear Holy Father,

You'll be visiting Auschwitz in the near future: I've always wanted to go there myself to pay tribute to all innocent victims and meditate on the devastating effects of barbaric evil on human lives and souls. I will follow Your trip to Poland very closely and, if I may, I would love to join You from a distance in prayer during your pilgrimage to that horrible place, whose terrible lessons we must never, ever forget.

Ich wünsche Ihnen alles Liebe und Gute für die Zukunft!

Mit hochachtungsvollem Gruss,
Sybella
00mercoledì 24 maggio 2006 23:28
Buon viaggio Papino!
...non sei ancora partito e ci manchi di già...
Saranno per te giornate intense, possano essere anche ricche di bene per te e per tutti i fedeli che ti incontreranno, possano, rimanendo 'saldi nella fede', capire che tu sei il nostro ed il loro Papa non meno di quanto lo sia stato Giovanni Paolo.
Possano non esserci per te incomprensioni o delusioni in questi giorni che dovrebbero essere così ricchi e fecondi, e non preoccuparti: se anche non ce lo avessi chiesto, da ultimo con le belle parole di oggi all'udienza, credici: il volo papale che parte domani da Roma non potrebbe contenere tutte le persone che ti stanno accompagnando con l'affetto e la preghiera...ci vorrebbero centinaia, io spero migliaia di voli papali.
Se non bastasse, dall'alto la Vergine Maria, a te così cara, e così amata in Polonia, veglia con cuore lieto e premuroso di madre sui tuoi passi.
Tutto andrà come deve, Papino, non preoccuparti, e sarà sicuramente faticoso ma indimenticabile.
Ti auguro un viaggio pieno di ricordi meravigliosi.
[SM=x40800] Sybella [SM=x40800]
Bestionn
00sabato 27 maggio 2006 12:23
«È legato alla sua eredità ma Ratzinger è diverso»
..............


VARSAVIA — Soddisfazione e apprezzamento per l'omelia pronunciata ieri da papa Benedetto XVI a Varsavia è stata espressa da Tadeusz Mazowiecki, primo premier polacco dopo la svolta democratica del 1989. Secondo Mazowiecki, il quale nonostante la pioggia era presente sulla piazza Jozef Pilsudski, il Pontefice rendendo omaggio al suo predecessore in un luogo così simbolico per il pontificato di Giovanni Paolo II, ha dimostrato che si sente «profondamente legato alla sua eredità». «Ma il rispetto per papa Wojtyla non cambia il fatto che Ratzinger è un altro uomo e un altro Papa, e che vuole essere se stesso», ha aggiunto sottolineando che non si deve sempre, come tendono a fare i polacchi, paragonare l'attuale Pontefice al predecessore.

L'ex premier ha sottolineato anche il significato delle parole del Papa tedesco che nel discorso al suo arrivo all'aeroporto di Varsavia, ha ribadito che «non si tratta semplicemente di un viaggio sentimentale» ma di «un itinerario di fede iscritto nella missione affidatami». Fra le differenze rilevate da Mazowiecki tra i due papi, vi è la diversa visione delle prospettive della Chiesa nel mondo di oggi. Secondo l'ex premier, quella di Ratzinger è molto profonda e forse anche più pessimista. «D'altra parte - ha aggiunto Mazowiecki - Benedetto XVI mi sembra più rassegnato, sereno e convinto che per cambiare le cose non bisogna forzare le cose ma piuttosto sperare nei cambiamenti lenti, evolutivi».

A suo giudizio, «Giovanni Paolo II forse era meno paziente e la sua protesta era più forte». Mazowiecki, 79 anni, autorevole intelletuale cattolico, è uno dei protagonisti della tavola rotonda fra Solidarnosc e i dirigenti del regime comunista che consentì alla Polonia nel 1989 di intraprendere la via pacifica per la conquista della libertà. È stato anche emissario speciale delle Nazioni Unite durante il conflitto dei paesi Balcani.

Oggi il Papa sarà, a Wadowice «dove tutto è cominciato» diceva Wojtyla ricordando la sua città natale. E la stessa frase, la ripetono gli striscioni che addobbano la città in onore del Papa. Ratzinger sosterà nella chiesa dove il Papa polacco è stato battezzato che si trova a fianco della casetta dove è nato. La parrocchia dell'Immacolata Concezione, che Wojtyla eresse a basilica nel '92 ha la facciata ancora dipinta. Sul retro della casa natale è stato allestito un palco di legno sul quale Benedetto XVI celebrerà la Messa. Benedetto XVI visiterà l'appartamento dove è nato il predecessore, le prime tre stanze sono quelle dove viveva la famiglia Wojtyla e insieme con altre tre ospitano un museo, meta di migliaia di visitatori all’anno.

..............


Benedetto XVI parla ai fedeli polacchi: "Wojtyla presto santo"

"Mi sono voluto fermare proprio qui a Wadowice, nei luoghi in cui la fede" di Giovanni Paolo II "si è destata ed è maturata, per pregare assieme con voi affinché venga presto elevato alla gloria degli altari". In questo modo Benedetto XVI rassicura i polacchi sulla volontà di fare "santo subito", il suo predecessore. "Sono giunto con grande commozione nel luogo di nascita del mio grande predecessore" ha aggiunto.






sabato 27 maggio 2006
- Il Tempo.it -

euge65
00sabato 27 maggio 2006 17:51
Grazie Alessandro


Grazie Alessandro per il tuo contributo. [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
==kyouki==
00sabato 27 maggio 2006 19:14
Da come hanno accolto Benedetto dico che gli italiani avrebbero molto da imparare dai polacchi...
Ratzigirl
00sabato 27 maggio 2006 19:24
Essere cittadini del mondo
Il viaggio di Papa Benedetto in Polonia, in questa terra dove l'attaccamento alla fede, e a Cristo è così forte, mi è sorto un pensiero fisso.
Guardando le immagini in televisione, sono molte le cose che una persona che vive così lontano da quel paese e da quelle situazioni, a volte così difficili, di vita. Mi sono chiesta, guardando, quei volti, che non sono i nostri, qual'era la differenza.Roma è suggestiva, piena di grandezza, di bellezza, oro e orpelli, bellissima! Ma quanto è stata bella la Polonia in questi giorni! E lì a farla da padrona non sono stati gli scenari creati da pietre e da rocce, da maestosità e da grandi palazzi e piazze, grandi chiese e meravigliosi giochi di luce. E' stata la gente.
Sono persone come altre, senza dubbio. Ma qui, o altrove, dovunque ci sia il progresso, il benessere in eccedenza, l'abbondanza e il superfluo, magari facciamo anche noi le stesse cose, ma sono, o almeno suonano così artefatte...
Guardate i messaggi letti negli incontri con i giovani durante gli incontri ufficiali. Bellissimo contenuto, e grande l'attenzione per itemi sociali. Ma, è molto più facile parlare quando non manca il pane, quando si ha un letto dove dormire.
Qui in Polonia è suggestivo vedere come persone che hanno sicuramente più problemi di chi è nell'Occidente industrializzato,riesca a emanare un calore così vivo, così forte.
E così mi sono chiesta: se fossimo tutti cittadini del mondo, se la nostra fede travalicasse davvero quei confini territoriali e ci mettesse al servizio non degli "stranieri" ma dei "fratelli", avremmo fatto un grande passo verso quella ricerca di vera pace.
Grazie Benedetto per il tuo viaggio in Polonia! Che possa essere l'inizio di una riflessione per il bene davvero comune, e non solamente a parole, e nei fatti puramente egoistico.
Bestionn
00sabato 27 maggio 2006 20:44
Re: Essere cittadini del mondo

Scritto da: Ratzigirl 27/05/2006 19.24
Il viaggio di Papa Benedetto in Polonia, in questa terra dove l'attaccamento alla fede, e a Cristo è così forte, mi è sorto un pensiero fisso.
Guardando le immagini in televisione, sono molte le cose che una persona che vive così lontano da quel paese e da quelle situazioni, a volte così difficili, di vita. Mi sono chiesta, guardando, quei volti, che non sono i nostri, qual'era la differenza.Roma è suggestiva, piena di grandezza, di bellezza, oro e orpelli, bellissima! Ma quanto è stata bella la Polonia in questi giorni! E lì a farla da padrona non sono stati gli scenari creati da pietre e da rocce, da maestosità e da grandi palazzi e piazze, grandi chiese e meravigliosi giochi di luce. E' stata la gente.
Sono persone come altre, senza dubbio. Ma qui, o altrove, dovunque ci sia il progresso, il benessere in eccedenza, l'abbondanza e il superfluo, magari facciamo anche noi le stesse cose, ma sono, o almeno suonano così artefatte...
Guardate i messaggi letti negli incontri con i giovani durante gli incontri ufficiali. Bellissimo contenuto, e grande l'attenzione per itemi sociali. Ma, è molto più facile parlare quando non manca il pane, quando si ha un letto dove dormire.
Qui in Polonia è suggestivo vedere come persone che hanno sicuramente più problemi di chi è nell'Occidente industrializzato,riesca a emanare un calore così vivo, così forte.
E così mi sono chiesta: se fossimo tutti cittadini del mondo, se la nostra fede travalicasse davvero quei confini territoriali e ci mettesse al servizio non degli "stranieri" ma dei "fratelli", avremmo fatto un grande passo verso quella ricerca di vera pace.
Grazie Benedetto per il tuo viaggio in Polonia! Che possa essere l'inizio di una riflessione per il bene davvero comune, e non solamente a parole, e nei fatti puramente egoistico.




Cara Capa, condivido pienamente la tua acuta riflessione! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]



x la carinissima Euge65
... il mio è un "contributo" ormai doveroso! [SM=x40791]
[SM=g27838] [SM=x40801]
kika82
00sabato 27 maggio 2006 21:52
Grazie Benedetto! E' stato incredibile e emozionante. Sentire i polacchi salutare il papa in tedesco e sentire il papa salutare i polacchi in polacco è qualcosa di straodinario. Siamo tutti fratelli!
TU ES PETRUS e noi siamo con te! Dzienkujeme!
Sybella
00sabato 27 maggio 2006 21:57
Re:

Scritto da: kika82 27/05/2006 21.52
E' stato incredibile e emozionante. Sentire i polacchi salutare il papa in tedesco e sentire il papa salutare i polacchi in polacco è qualcosa di straodinario. Siamo tutti fratelli!



...Esatto!!Per non parlare della bellezza, nell'incontro con i giovani, di sentirli scandire, in italiano, 'BE-NE-DET-TO, DIO-BE-NE-DET-TO'...uno slogan assolutamente ispirato...nessuno, più di lui, è davvero Benedetto da Dio.
Sybella

[Modificato da Sybella 27/05/2006 21.58]

stupor-mundi
00sabato 27 maggio 2006 22:15
Re: Re:

Scritto da: Sybella 27/05/2006 21.57


...Esatto!!Per non parlare della bellezza, nell'incontro con i giovani, di sentirli scandire, in italiano, 'BE-NE-DET-TO, DIO-BE-NE-DET-TO'...uno slogan assolutamente ispirato...nessuno, più di lui, è davvero Benedetto da Dio.
Sybella

[Modificato da Sybella 27/05/2006 21.58]




E' vero: e come lo abbiamo visto sereno e felice, anche se con un po' di stanchezza. Forse anche lui non si aspettava una tale accoglienza.
Tutto ciò deve servire anche a noi, affinchè la nazione italiana, che ha il privilegio unico di ospitare la Santa Sede, non manchi mai di far percepire il suo calore e l'affetto tutto speciale che prova per il papa.
....e poi, avete notato, l'italiano è diventata la lingua franca della Chiesa [SM=x40799]
Ratzigirl
00domenica 28 maggio 2006 02:29
L'accompagnamento sonoro....

A me personalmente ha molto colpito quel canto che da stamattina ha accompagnato il Papa lungo tutta la giornata di oggi. A telepace facevano notare che era il canto preferito da Giovanni Paolo II e , il fatto che i polacchi si siano messi a cantarla per Benedetto XVI era un segno di grande riconoscimento, certo, per quello che questo Papa ha fatto in passato, con il suo lavoro , ma anche e soprattutto di grande amore per papa Benedetto e di grande affetto. Presto vi pubblicherò il testo....è troppo bella davvero per non essere pubblicata qui tra noi!! [SM=g27822]
Bestionn
00domenica 28 maggio 2006 11:29
Mamma mia!
Quanta e quanta gente alla messa solenne in Cracovia... [SM=x40799]

W Cristo, W la Chiesa cattolica, W Benedetto XVI, W la Polonia!!!
[SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]
Francesca.Pisa
00domenica 28 maggio 2006 13:36
felice ritorno a casa
Oggi torni a casa spero che il tuo viaggio sia tranquillo preghero' proprio per questo, devi avere un animo davvero felice hai avuto tutta la Polonia iginocchiata ai tuoi piedi, sei stato sublime, bellissimo, hai regalato messaggi veri e bellissimi, parole che meritano di restare impresse in tutti i cuori, la gente quando la colpisci al cuore ti ama senza riserve e questo e' quanto prova verso di te una nazione intera. Se possibile dopo questi giorni ti amo ancora di piu' mai smettero' di ringraziare il cielo per averci date te un Papa bellissimo straordinario mai smettero' di ringraziarlo.
Torna felice e fiero di te in Vaticano speriamo che questa bella lezione di fede e di amore che te e la Polonia tutta ci hanno dato sia arrivata e soprattutto sia capita anche qui in Italia da tutti quelli esseri ignobili che continuano a calpestare un autantico dono divino l'immagine vivente in terra dell'immenso e bellissimo amore di Dio.
........E poi..... RIPOSATIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!
Ti amo da morire Francesca [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800]
Ratzigirl
00domenica 28 maggio 2006 15:40
Re: felice ritorno a casa

Scritto da: Francesca.Pisa 28/05/2006 13.36
.....speriamo che questa bella lezione di fede e di amore che te e la Polonia tutta ci hanno dato sia arrivata e soprattutto sia capita anche qui in Italia da tutti quelli esseri ignobili che continuano a calpestare un autantico dono divino l'immagine vivente in terra dell'immenso e bellissimo amore di Dio.



....bhè, in fondo è il male dell'uomo di tradire continuamente Dio soprattutto nei suoi doni.Dopo che Gesù stesso non fu riconosciuto come ciò che era, ed era appunto vero Dio, pensi ancora che sia così strano che gli uomini non sappiano riconoscere un dono come quello di un grande Papa, come quello che abbiamo?
Anche Wojtyla, dai più, quando era in salute, era meno seguito, rispetto a quando era malato, eppure, sono convinta che Wojtyla lavorava anche più celermente e più attivamente allora, di quando non fosse malato.La gente va avanti a telenovele e a storie strappalacrime, senza sapere vedere anche nel Bello e nel quotidiano, nel consueto e nel modesto i doni di Dio....
Ratzigirl
00domenica 28 maggio 2006 16:02
Benedetto e la Storia

Prima che tu possa porre la suola della tua scarpa in quel luogo che fu origine di molto dolore....

Oggi si scrive la storia! E non è soltanto una frase retorica, ma è un augurio perchè i passi che farai dentro al lager possano essere passi di tutta l'umanità gli uni verso gli altri!
Grazie Benedetto per questo gesto simbolico che ci regali e che regali al mondo intero come monito di pace e di fratellanza!!
stupor-mundi
00domenica 28 maggio 2006 19:26
Un momento straordinario
Improvvisamente, mentre il papa pregava sulle tombe dei deportati di Birchenau, ha smesso di piovere, il sole ha squarcitato le nubi e un meraviglioso arcobaleno si è stagliato nel cielo. Io, lo devo confessare, in quel momento ho sentito le lacrime rigarmi le guance...

Grazie Signore che ci hai amato e che continui ad amarci: per questo ci hai donato Joseph Ratzinger: affinchè anche oggi, a duemila anni dalla tua venuta, ci sia ancora qualcuno per indicarci la via che ci conduce a te.
Ratzigirl
00domenica 28 maggio 2006 20:23
Re: Un momento straordinario
L'arcobaleno di Benedetto

Da quando Ratzinger si affacciò alla balcone in San Pietro, il 19 aprile 2006 ho iniziato ad avere una consapevolezza, che mi ha accompagnato nel tempo....
Lungo tutto questo tempo, lungo le meravigliose giornate a Colonia e i giorni passati accompagnati da questo Papa si è fatta streada in me questa forte coscienza che ciò che i polacchi gridavano ieri all'indirizzo del Papa ( "Beee-nee-detto!! Dio ti ha eletto!!) è voce di verità.
Quest'oggi, proprio mentre il Papa osservava con evidente commozione, trattenendo a stento le lacrime e portando sulle sue spalle quel compito così gravoso di rappresentare, in segno di riconciliazione, il popolo tedesco; un'arcobaleno è spuntato alle sue spalle.
E' comico, come a volte, si prepari un'organizzazione eccellente, piena zeppa della migliore tecnologia multimediale esistente, e nonostante ciò, qualcosa, in quelle apparecchiature metalliche, vada sempre storto...Quando il coreografo non è l'uomo, ma Dio, tutto diventa meraviglioso....anche un arcobaleno apparso nel posto giusto, al momento giusto....

I miracoli non finiscono mai....

[Modificato da Ratzigirl 28/05/2006 21.21]

Sybella
00domenica 28 maggio 2006 21:21
Congedo
Al momento del congedo dalla Polonia, all'aeroporto di Cracovia, ricordando le tappe di questo suo viaggio e le emozioni che ne sono venute Papa Benedetto ha espresso il desiderio che i polacchi si ricordino di lui: 'Vorrei che continuaste a ricordarmi nelle vostre preghiere, chiedendo al Signore di accrescere le mie forze nel servizio della Chiesa universale'.
...e del resto come potrebbero dimenticarsi di lui? Impossibile!!!
Sybella
00domenica 28 maggio 2006 23:45
Re: Re: Re:

Scritto da: stupor-mundi 27/05/2006 22.15

....e poi, avete notato, l'italiano è diventata la lingua franca della Chiesa [SM=x40799]



...ed oggi, venendo usata ad Auschwitz, senza traduzioni nè intermediari, la nostra lingua è diventata anche la lingua della pace. Ricordiamocene!!! [SM=x40799]
Sybella
stupor-mundi
00domenica 28 maggio 2006 23:52
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Sybella 28/05/2006 23.45


...ed oggi, venendo usata ad Auschwitz, senza traduzioni nè intermediari, la nostra lingua è diventata anche la lingua della pace. Ricordiamocene!!! [SM=x40799]
Sybella



Sì, speriamo di esserne sempre degni!
kika82
00lunedì 29 maggio 2006 12:34
Potrei fare a meno di dirlo ma... "non ho parole per descrivere ciò che ho provato"...

josie '86
00lunedì 29 maggio 2006 12:47
Davvero...
la nostra lingua è diventata lingua franca della Chiesa e lingua della pace? E' questo il motivo X cui il Papa parlava italiano senza kè gli altri si servissero della traduzione? [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27819] [SM=g27819] [SM=g27811] [SM=g27811] INCREDIBILE!!! [SM=x40799] [SM=x40799] [SM=x40799]
Discipula
00lunedì 29 maggio 2006 15:25
Carissimo Papino,
ormai sei tornato a Roma e anche se è bello saperti di nuovo “a casa” è stato altrettanto bello seguirti durante questo viaggio pastorale in Polonia, che non è stato, come hai detto tu, soltanto un viaggio sentimentale, ma ha rappresentato un itinerario della Fede e della memoria. Memoria del tuo predecessore per rinnovare il legame di amicizia che vi ha unito per tanti anni, memoria, ieri pomeriggio, dell’inferno terreno dei lager nazisti ad Auschwitz e Birkenau, dove, come hai detto ancora tu, prendere la parola è praticamente impossibile e sempre inadeguato e insufficiente.

Come dicevo a un’amica in pvt, quando l’anno scorso sei andato a Colonia, mi sono scoperta gelosa dei tuoi connazionali perché temevo che ritornando per qualche giorno nella tua patria, parlando con loro nella tua lingua madre, poi non avresti più avuto nostalgia dell’Italia e non avresti avvertito il desiderio di ritornare a Roma. All’inizio di questo viaggio, invece, pensavo che una cosa simile non sarebbe potuta succedere, anche perché l’accoglienza del popolo polacco durante le prime ore mi era sembrata un po’ tiepida. Una parte della stampa aveva adombrato l’ipotesi che nel popolo polacco serpeggiasse una certa insoddisfazione per il fatto che, a oltre un anno dalla morte, Giovanni Paolo II non è stato beatificato, ma poi mi sono resa conto che questi asseriti malumori erano probabilmente solo l’ennesima montatura di alcuni giornali o, perlomeno, se questi malumori ci sono, sicuramente non circolano nelle vene dei fedeli più semplici che invece hanno dato, specie nella Messa di ieri mattina, una grande lezione di cattolicesimo a tutti noi.
Loro che sicuramente più di tutti gli altri avrebbero motivo per continuare a vivere nel ricordo del Pontefice loro connazionale, hanno dimostrato di saper “andare avanti” con fede adulta e matura molto più di quanto non sembriamo capaci in Italia. Sarà che noi viviamo ormai appesi ai simboli e agli idoli, siamo condizionati dalle icone e Papa Wojtyla è stato, appunto, trasformato dalla nostra società in un’icona, fatto sta che proprio i polacchi hanno dato prova di saper amare il Papa e non un Papa in particolare. Vero è che come sempre tu hai saputo pronunciare parole straordinariamente toccanti, “devastanti”, oserei dire (in senso positivo naturalmente), ma è anche vero che la folla ha risposto con uno slancio, un’adesione che mi è parsa senza riserve. E poi mi ha colpito il loro modo di vivere l’Eucaristia; si sono tutti presentati inginocchiandosi prima di ricevere la comunione (noi non lo facciamo più, forse perché il diabolico senso di autosufficienza che ci pervade ce lo fa percepire come un gesto che mortificherebbe la nostra dignità), quasi nessuno che prendeva l’ostia in mano, nemmeno fra i giovani (nella mia parrocchia credo ci essere l’unica sotto i 40 che segue ancora il rito tradizionale) e poi la dedica dello stesso canto che intonavano per Giovanni Paolo II, come dire, per noi non è cambiato niente, siamo sempre gli stessi, pronti a seguire te come seguivamo il tuo predecessore, come seguiremo sempre il pontefice chiunque egli sia, perché questa non è la sequela di un uomo ma la sequela di Cristo.

E poi ieri pomeriggio il pellegrinaggio ad Auschwitz e Birkenau, volevo scrivere qualcosa ieri sera, ma dovevo ancora riprendermi dall’emozione di vederti sostare il preghiera di fronte a ogni lapide mentre Dio disegnava l’arcobaleno lungo l’orizzonte. Tu che sei sempre rispettoso dei tempi e delle esigenze del protocollo, ieri hai voluto dar spazio a tutto il silenzio, il raccoglimento e la preghiera necessari e che pure, anche a te, devono non essere sembrati mai sufficienti. Hai parlato e anche tu non hai potuto trovare una ragione degli orrori che sono stati commessi in quei luoghi. E mentre finisco di scrivere queste righe leggo delle immancabili polemiche che alcuni passaggi del tuo discorso hanno suscitato e non posso che rammaricarmi nel vedere che il tuo invito alla riconciliazione sia stato scambiato per assoluzione dai crimini commessi. Temevo che qualcosa del genere sarebbe avvenuto, immaginavo che il fatto che tu sia un figlio della Germania, e proprio della Germania di quei tempi, avrebbe reso difficile l’interpretazione delle tue parole.
Io non sono né una teologa, né una storica, né una scrittrice, né una giornalista, sono solo una persona che se un giorno potrà trovare un angolino nel Regno dei Cieli lo dovrà alla conversione operata dalle tue parole, così ti prometto che farò del mio meglio per difenderti ancora e sempre. Per il momento ti dico bentornato a casa Papino, cerca di riposarti un po’ se puoi e poi parlaci ancora dell’amore di Dio e aiutaci, con le tue catechesi, a guarire la Chiesa, con la Chiesa e nella Chiesa; e che il Signore ti benedica ogni giorno come ti ha benedetto ieri sotto l’arcobaleno.

[SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]


[Modificato da Discipula 29/05/2006 15.31]

[Modificato da Discipula 29/05/2006 15.32]

emma3
00lunedì 29 maggio 2006 15:59
Re:

Scritto da: Discipula 29/05/2006 15.25
Carissimo Papino,
ormai sei tornato a Roma e anche se è bello saperti di nuovo “a casa” è stato altrettanto bello seguirti durante questo viaggio pastorale in Polonia, che non è stato, come hai detto tu, soltanto un viaggio sentimentale, ma ha rappresentato un itinerario della Fede e della memoria. Memoria del tuo predecessore per rinnovare il legame di amicizia che vi ha unito per tanti anni, memoria, ieri pomeriggio, dell’inferno terreno dei lager nazisti ad Auschwitz e Birkenau, dove, come hai detto ancora tu, prendere la parola è praticamente impossibile e sempre inadeguato e insufficiente.

Come dicevo a un’amica in pvt, quando l’anno scorso sei andato a Colonia, mi sono scoperta gelosa dei tuoi connazionali perché temevo che ritornando per qualche giorno nella tua patria, parlando con loro nella tua lingua madre, poi non avresti più avuto nostalgia dell’Italia e non avresti avvertito il desiderio di ritornare a Roma. All’inizio di questo viaggio, invece, pensavo che una cosa simile non sarebbe potuta succedere, anche perché l’accoglienza del popolo polacco durante le prime ore mi era sembrata un po’ tiepida. Una parte della stampa aveva adombrato l’ipotesi che nel popolo polacco serpeggiasse una certa insoddisfazione per il fatto che, a oltre un anno dalla morte, Giovanni Paolo II non è stato beatificato, ma poi mi sono resa conto che questi asseriti malumori erano probabilmente solo l’ennesima montatura di alcuni giornali o, perlomeno, se questi malumori ci sono, sicuramente non circolano nelle vene dei fedeli più semplici che invece hanno dato, specie nella Messa di ieri mattina, una grande lezione di cattolicesimo a tutti noi.
Loro che sicuramente più di tutti gli altri avrebbero motivo per continuare a vivere nel ricordo del Pontefice loro connazionale, hanno dimostrato di saper “andare avanti” con fede adulta e matura molto più di quanto non sembriamo capaci in Italia. Sarà che noi viviamo ormai appesi ai simboli e agli idoli, siamo condizionati dalle icone e Papa Wojtyla è stato, appunto, trasformato dalla nostra società in un’icona, fatto sta che proprio i polacchi hanno dato prova di saper amare il Papa e non un Papa in particolare. Vero è che come sempre tu hai saputo pronunciare parole straordinariamente toccanti, “devastanti”, oserei dire (in senso positivo naturalmente), ma è anche vero che la folla ha risposto con uno slancio, un’adesione che mi è parsa senza riserve. E poi mi ha colpito il loro modo di vivere l’Eucaristia; si sono tutti presentati inginocchiandosi prima di ricevere la comunione (noi non lo facciamo più, forse perché il diabolico senso di autosufficienza che ci pervade ce lo fa percepire come un gesto che mortificherebbe la nostra dignità), quasi nessuno che prendeva l’ostia in mano, nemmeno fra i giovani (nella mia parrocchia credo ci essere l’unica sotto i 40 che segue ancora il rito tradizionale) e poi la dedica dello stesso canto che intonavano per Giovanni Paolo II, come dire, per noi non è cambiato niente, siamo sempre gli stessi, pronti a seguire te come seguivamo il tuo predecessore, come seguiremo sempre il pontefice chiunque egli sia, perché questa non è la sequela di un uomo ma la sequela di Cristo.

E poi ieri pomeriggio il pellegrinaggio ad Auschwitz e Birkenau, volevo scrivere qualcosa ieri sera, ma dovevo ancora riprendermi dall’emozione di vederti sostare il preghiera di fronte a ogni lapide mentre Dio disegnava l’arcobaleno lungo l’orizzonte. Tu che sei sempre rispettoso dei tempi e delle esigenze del protocollo, ieri hai voluto dar spazio a tutto il silenzio, il raccoglimento e la preghiera necessari e che pure, anche a te, devono non essere sembrati mai sufficienti. Hai parlato e anche tu non hai potuto trovare una ragione degli orrori che sono stati commessi in quei luoghi. E mentre finisco di scrivere queste righe leggo delle immancabili polemiche che alcuni passaggi del tuo discorso hanno suscitato e non posso che rammaricarmi nel vedere che il tuo invito alla riconciliazione sia stato scambiato per assoluzione dai crimini commessi. Temevo che qualcosa del genere sarebbe avvenuto, immaginavo che il fatto che tu sia un figlio della Germania, e proprio della Germania di quei tempi, avrebbe reso difficile l’interpretazione delle tue parole.
Io non sono né una teologa, né una storica, né una scrittrice, né una giornalista, sono solo una persona che se un giorno potrà trovare un angolino nel Regno dei Cieli lo dovrà alla conversione operata dalle tue parole, così ti prometto che farò del mio meglio per difenderti ancora e sempre. Per il momento ti dico bentornato a casa Papino, cerca di riposarti un po’ se puoi e poi parlaci ancora dell’amore di Dio e aiutaci, con le tue catechesi, a guarire la Chiesa, con la Chiesa e nella Chiesa; e che il Signore ti benedica ogni giorno come ti ha benedetto ieri sotto l’arcobaleno.

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[Modificato da Discipula 29/05/2006 15.31]

[Modificato da Discipula 29/05/2006 15.32]




che invidia!!! Vorrei averla scritta io...ma mi associo [SM=g27824]

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