L'intera flotta degli Shuttle, le navette della Nasa, l'agenzia spaziale americana, 'rimarrà a terra' sino a quando non sarà risolto definitivamente il problema del distacco del materiale isolante dal serbatoio del carburante. Tutte le prossime missioni in programma saranno cancellate, in attesa di sviluppi sulla questione.
Il difetto aveva causato un rinvio dell'attuale missione di una settimana, e sembra sia stata la causa dell'esplosione della navetta Columbia avvenuta due anni e mezzo fa.
Secondo gli esperti, infatti, l'oggetto che si sarebbe visto staccare dalla Discovery, dopo il lancio, sarebbe proprio una piastrella di isolante staccatasi dal serbatoio. La piastrella non sembra però aver danneggiato la Discovery.
AGGANCIO PERFETTO
Nel frattempo, continua la missione della Discovery, la navetta in orbita da due giorni e con a bordo sette membri di equipaggio: poco dopo le 13 (ora italiana) lo Shuttle si è agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale, con una manovra di attracco perfettamente riuscita.
Gli astronauti della navetta Usa Discovery sono poi entrati nel laboratorio orbitale, accolti dall'attuale comandante, il russo Sergei Kirilev, con la tradizionale offerta di pane e sale.
Prima di agganciarsi, il comandante Eileen Collins ha eseguito manualmente una manovra di ribaltamento della navetta, per consentire agli astronauti all'interno della Stazione di riprenderne lo scafo, alla ricerca di eventuali danneggiamenti subiti nel corso del decollo. Ritrasmesse a terra, le immagini, a un primo esame da parte dei tecnici della Nasa, hanno mostrato che lo scafo della navetta è in buone condizioni. Lo ha detto l'amministratore dell'ente spaziale americano, Michael Griffin.
Quella della Discovery è la prima missione spaziale dopo la tragedia del Columbia, avvenuta il 1 febbraio 2003, quando la navetta esplose in volo subito dopo il decollo, provocando la morte di tutti i sette membri dell'equipaggio.
Fonte: http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2005/07/29/5382371
Giano87
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