Chinon 1206SM

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Paridotto
00giovedì 9 aprile 2020 13:23
Chinon 1206SM
Salve superottisti! Ho avuto un colpo di fulmine sul mondo delle super 8 ma sono un neofita. Ho deciso di muovere i primi passi comprando una chinon 1206 SM ad un mercatino. Purtroppo il tutto mi risulta estraneo per quanto incredibilmente affascinante. Da cinefilo e appassionato di fotografia ho deciso di voler approfondire l'argomento ed entrare nel cuore del magico mondo della cineripresa analogica.

Finita questa noiosa introduzione vorrei gentilmente chiedere a voi appassionati e professionisti qualche consiglio ed esperienza vissuta sulla cinepresa in questione e magari qualche appunto per iniziare a girare i primi filmini. Vi ringrazio infinitamente 💛 il vostro aiuto sarà la mia salvezza!
Fabrizio Mosca
00giovedì 9 aprile 2020 22:06
Ciao e benvenuto.
Sul forum puoi trovare molti post legati alla ripresa, ma sarebbe più utile sapere quali sono i tuoi dubbi e su cosa hai più bisogno di consigli.
Personalmente non conosco la cinepresa che hai, ma leggendo le caratteristiche in rete, non dovrebbe essere malvagia per iniziare. L'unica seccatura è che ha solo due regolazioni (automatiche) per la sensibilità della pellicola e, in base alla pellicola che sceglierai, dovrai per forza compensare l'esposizione (e questo la cinepresa ti permette di farlo).

Per il resto, se non hai pratica con la fotografia analogica (si, fotografia non cinematografia :) ), il mio consiglio è di approfondire il tema e di pensare bene alle riprese che vuoi fare. Considera che ogni caricatore dura circa 3 minuti a 18 fotogrammi al secondo, che la messa a fuoco è completamente manuale e non è difficile sbagliarla se non si fa attenzione, e che purtroppo è un hobby molto molto molto costoso.
Paridotto
00giovedì 9 aprile 2020 22:42
Fabrizio Mosca, 09/04/2020 22:06:

Ciao e benvenuto.
Sul forum puoi trovare molti post legati alla ripresa, ma sarebbe più utile sapere quali sono i tuoi dubbi e su cosa hai più bisogno di consigli.
Personalmente non conosco la cinepresa che hai, ma leggendo le caratteristiche in rete, non dovrebbe essere malvagia per iniziare. L'unica seccatura è che ha solo due regolazioni (automatiche) per la sensibilità della pellicola e, in base alla pellicola che sceglierai, dovrai per forza compensare l'esposizione (e questo la cinepresa ti permette di farlo).

Per il resto, se non hai pratica con la fotografia analogica (si, fotografia non cinematografia :) ), il mio consiglio è di approfondire il tema e di pensare bene alle riprese che vuoi fare. Considera che ogni caricatore dura circa 3 minuti a 18 fotogrammi al secondo, che la messa a fuoco è completamente manuale e non è difficile sbagliarla se non si fa attenzione, e che purtroppo è un hobby molto molto molto costoso.

Ciao Fabrizio, innanzitutto grazie mille per la risposta super esaudiente. Per fortuna la cinepresa ha il suo manuale in italiano e bene o male dovrei riuscire a cavarmela nell'atto della ripresa. Il mio più grosso dubbio però è che pellicole prendere, come e dove svilupparle e capire quali sono i processi che si possono fare nell'economia e tranquillità casalinga.

Cercando un po' in rete e in questo fantastico forum mi sembra di aver capito che il procedimento una volta fatta sviluppare la pellicola è quello di acquistare una moviola e applicare al filmato i relativi tagli per poi riprodurlo con un proiettore. Sbaglio? C'è qualche passaggio che ometto? Non mi è ben chiaro però come si passa al digitale. Forse sono troppe domande in una volta ma la mia sete di conoscenza e pressoché vorace. Intanto grazie in anticipo a tutti ✌
Fabrizio Mosca
00venerdì 10 aprile 2020 20:06
Allora, in termini di pellicola la kodak ha 3 emulsioni negative a colori (che non possono essere proiettate direttamente ma solo telecinemate o stampate su pellicola positiva da pochissimi laboratori), una emulsione invertibile a colori ed una invertibile in bianco e nero. Le invertibili possono essere proiettate direttamente.
Esiste anche qualche altra casa che ha messo in vendita delle pellicole bianco e nero invertibili (es. Adox), ma per il colore puoi rivolgerti solo alla Kodak.

Se il tuo scopo è quello di fare un prodotto finale in digitale, allora la cosa migliore è di telecinemare tutto il girato e poi procedere con il montaggio e la successiva sonorizzazione in formato elettronico.
Se invece vuoi fare un prodotto finale in pellicola, così come fanno alcuni filmaker, la cosa migliore è sempre telecinemare tutto il girato, fare un montaggio in digitale segnandoti esattamente le scene e i fotogrammi da cui ogni scena parte e finisce. Una volta completato il montaggio in digitale, tagli fisicamente la pellicola e la giunti, così da non rischiare di fare errori.
Dovrai, in ogni caso, aggiungere il sonoro separatamente, dato che non esistono più pellicole sonore e l'audio dovrà essere registrato e trasferito a parte (previa pistatura della pellicola una volta completato il montaggio).

A livello di laboratori, i primi che mi vengono in mente sono la Andec in Germania, in Olanda c'è Frank Bruinsma (super8.nl) e in Italia Bottega Analogica. Per le sole pellicole puoi vedere anche da Wittner Cinetec. Come costi, Germania e Olanda si aggirano tra gli 80 e 90 euro a cartuccia (cartuccia più coupon per lo sviluppo) più la spedizione per la Ektachrome (invertibile colore). In Italia non so quali siano i costi e se abbiano anche in vendita le pellicole o facciano solo sviluppo.
Per il negativo il costo è inferiore, ma devi per forza aggiungere il telecinema che, o fai con tutti i crismi, oppure sminuisci notevolmente la capacità della pellicola.

Ovviamente puoi sempre sviluppare a casa, se hai dimestichezza. Esistono i kit per lo sviluppo e l'inversione, ma dovrai procurarti la tank della Lomo che porta i 15mt di pellicola (abbastanza rara da trovare e cara economicamente). Tieni conto che lo sviluppo del colore richiedere delle condizioni molto più stringenti di quelle del bianco e nero (per il colore bagni rigorosamente a 38° +/- 0,5°, quindi dovrai attrezzarti per termostatare tutto ed avere risultati costanti nel tempo). Il bianco e nero è più semplice e c'è un kit per l'inversione ("Roba apposta" che puoi trovare da Fotomatica) che mi dicono essere abbastanza immediato e dà risultati ottimi.

Come mio consiglio, metti in conto di "buttare" un caricatore per provare la cinepresa, nel senso che il primo caricatore lo dovrai usare per vedere che la cinepresa funzioni correttamente e anche per fare un minimo di pratica. Altro consiglio è di non utilizzare pellicole scadute, dato che i risultati non possono essere standardizzati e, in base al tipo di pellicola, non tutti i laboratori potrebbero accettarli.
Paridotto
00sabato 11 aprile 2020 13:27
Fabrizio Mosca, 10/04/2020 20:06:

Allora, in termini di pellicola la kodak ha 3 emulsioni negative a colori (che non possono essere proiettate direttamente ma solo telecinemate o stampate su pellicola positiva da pochissimi laboratori), una emulsione invertibile a colori ed una invertibile in bianco e nero. Le invertibili possono essere proiettate direttamente.
Esiste anche qualche altra casa che ha messo in vendita delle pellicole bianco e nero invertibili (es. Adox), ma per il colore puoi rivolgerti solo alla Kodak.

Se il tuo scopo è quello di fare un prodotto finale in digitale, allora la cosa migliore è di telecinemare tutto il girato e poi procedere con il montaggio e la successiva sonorizzazione in formato elettronico.
Se invece vuoi fare un prodotto finale in pellicola, così come fanno alcuni filmaker, la cosa migliore è sempre telecinemare tutto il girato, fare un montaggio in digitale segnandoti esattamente le scene e i fotogrammi da cui ogni scena parte e finisce. Una volta completato il montaggio in digitale, tagli fisicamente la pellicola e la giunti, così da non rischiare di fare errori.
Dovrai, in ogni caso, aggiungere il sonoro separatamente, dato che non esistono più pellicole sonore e l'audio dovrà essere registrato e trasferito a parte (previa pistatura della pellicola una volta completato il montaggio).

A livello di laboratori, i primi che mi vengono in mente sono la Andec in Germania, in Olanda c'è Frank Bruinsma (super8.nl) e in Italia Bottega Analogica. Per le sole pellicole puoi vedere anche da Wittner Cinetec. Come costi, Germania e Olanda si aggirano tra gli 80 e 90 euro a cartuccia (cartuccia più coupon per lo sviluppo) più la spedizione per la Ektachrome (invertibile colore). In Italia non so quali siano i costi e se abbiano anche in vendita le pellicole o facciano solo sviluppo.
Per il negativo il costo è inferiore, ma devi per forza aggiungere il telecinema che, o fai con tutti i crismi, oppure sminuisci notevolmente la capacità della pellicola.

Ovviamente puoi sempre sviluppare a casa, se hai dimestichezza. Esistono i kit per lo sviluppo e l'inversione, ma dovrai procurarti la tank della Lomo che porta i 15mt di pellicola (abbastanza rara da trovare e cara economicamente). Tieni conto che lo sviluppo del colore richiedere delle condizioni molto più stringenti di quelle del bianco e nero (per il colore bagni rigorosamente a 38° +/- 0,5°, quindi dovrai attrezzarti per termostatare tutto ed avere risultati costanti nel tempo). Il bianco e nero è più semplice e c'è un kit per l'inversione ("Roba apposta" che puoi trovare da Fotomatica) che mi dicono essere abbastanza immediato e dà risultati ottimi.

Come mio consiglio, metti in conto di "buttare" un caricatore per provare la cinepresa, nel senso che il primo caricatore lo dovrai usare per vedere che la cinepresa funzioni correttamente e anche per fare un minimo di pratica. Altro consiglio è di non utilizzare pellicole scadute, dato che i risultati non possono essere standardizzati e, in base al tipo di pellicola, non tutti i laboratori potrebbero accettarli.

Wow, grazie mille Fabrizio! Ora sono meno spaesato di prima. Trovare l'orientamento giusto non è comunque così semplice senza l'esperienza e la pratica adeguate (giustamente). Intanto mi hai dato davvero molti consigli utili!! Partirò da qui per percorrere la strada che mi porterà alla realizzazione del primo filmato. Ho notato che in rete si trovano praticamente tutti gli strumenti necessari per lavorare sulla pellicola. Anche se la demotivazione aleggia dietro l'angolo continuerò per questa tortuosa strada consapevole del fatto che porterà alla scoperta di nuovi (ma vecchi) punti di vista che oggi si sono persi e che sono metafora di vita per chi ne riesce a cogliere l'essenza. Grazie di cure ancora per il tempo dedicatomi!!
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