Premessa
Era dall’anno scorso che avevo in mente un giro simile a quello che sto per descrivere ed era da un po’ che volevo fare una 2 giorni in bicicletta con notte in rifugio.
Ma varie questioni mi hanno indotto sempre a lasciare perdere:
1. per una due giorni bisogna portare anche il vestiario per il pernottamento e con la bici da corsa non riesco a portare uno zaino più grande e dovrei organizzarmi con un portapacchi;
2. con la Mountain Bike forse uno zaino potrei portarlo, però ...
in realtà non ho una MTB, bensì ho una bici da città con forma di Mountain Bike, che è pieghevole (e quindi la stabilità non è il massimo), pesante (e quindi in salita si soffre), con il rapporto più corto non abbastanza corto (e in salita si soffre ancora di più), non ammortizzata, quindi i sentieri (facili, quelli difficili neanche ci provo) in discesa li faccio per buona parte spingendo la bici a mano o molto piano per non rischiare di rompere la bici o capottarmi (e rompere me stesso!). Ultimamente la bici non era in buone condizioni: catena che su certi rapporti fa cri-cri, continuavo a bucare ecc ...
3. Era dal 2006 che non facevo giri in MTB in alta montagna (giro del Col de Chavannes). E quest’anno avevo fatto solo un breve giro in MTB in montagna con un amico nelle Prealpi. Insomma non ho un allenamento specifico e tecnico!
Ma...
L’occasione del mio compleanno mi ha spinto ad osare quel poco di più (e a mettere definitivamente da parte quel poco di senno che mi restava
) e a provarci.
Ho deciso di andare in MTB e ho cercato di sistemare un pochino la bici (freni, un po’ di svitol, pulisco bene cerchione, copertone e camera d’aria incriminati) e di usare un po’ di senno nella conduzione (ueh, in salita al massimo la bici si spinge e in discesa di sta all’indietro e si va piano e quando non me la sento scendo).
Quest’anno comunque ho fatto un po’ di escursionismo e di bici in pianura, quindi ho un po’ di allenamento generale.
Le mie esperienze escursionistiche recenti mi hanno permesso di capire che tutto l’occorrente per una due gg può essere stipato in uno zaino da 22 litri, che è possibile portare anche in MTB.
Lo zaino era veramente stipato per bene, includendo anche guscio antivento e pioggia, copri zaino, pantaloni lunghi, felpa invernale, scalda collo, guanti, 2 camere d’aria, attrezzi per la bici, insomma ero attrezzato ...
L’unica pecca è che uso delle vecchie scarpe da trekking estive, non tengono per nulla l’acqua, quindi in caso di pioggia avrò i piedi bagnati ...
La MTB non ha un portaborracce, quindi metto le due borracce sullo zaino (altro peso in più ...).
Bene! Abbiamo preparato tutto? Allora si parte!
L’itinerario prevede come punto di appoggio il rifugio Federico in Dosdé, nella Val Viola Bormina, in Alta Valtellina, un posto magico per me e dove sono stato parecchie volte per diversi motivi.
L’idea è di partire da Tirano e fare la salita verso il Passo di Verva, che unisce la Val Grosina alla Val Viola Bormina e raggiungere quindi il rifugio: tappa breve ma con buon dislivello.
Per il secondo giorno, beh, dipende dal tempo atmosferico ... l’idea base prevede di andare a Chiavenna attraverso il Passo di Val Viola, il Passo Bernina e il Passo Maloja, tappa relativamente lunga, ma poco dislivellosa.
Se il tempo non dovesse tenere dopo il Passo di Val Viola si può scendere a Tirano oppure si può cambiare completamente itinerario e fare la decauville per Cancano e rientrare a Tirano via Bormio.
i prossimi giorni metto il racconto...