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Si dice che sia molto più difficile far ridere, piuttosto che far piangere il pubblico. Io sono d’accordo. E aggiungo: è difficile anche risultare credibili sfruttando un certo tipo di comicità. Come quella – sempre più rara - nell’era del dialogo-dialogo-dialogo basata sulla gag “fisica”. L’evoluzione del classico scivolone sulla buccia di banana, la goffaggine che diverte senza risultare volgare. La stessa goffaggine che Matthew Langford Perry, classe 1969, riproduce alla perfezione.
Nato nel Massuchusetts, ma cresciuto in Canada, Matthew Perry sembrava destinato ad una brillante carriera come tennista, sport nel quale eccelleva. Ma a 15 anni Mattew si trasferisce con il padre a Los Angeles, incontra “la città del cinema”… e se ne innamora. Decide che vuole fare l’attore, così dopo il diploma rinuncia all’Università: gli viene offerto un ruolo nella serie Second Chance e Matthew non ha esitazioni. È un’opportunità da non perdere.
La scelta si dimostra quella giusta: Matthew ha talento e piace moltissimo al pubblico, come dimostrano tutte le sue “comparsate” in alcune delle serie tv più amate degli anni ’80 e ‘90 (Baby-sitter, Genitori in blue jeans, Beverly Hills 90210, Dream On…).
Al cinema il regista William Richert, che leggenda vuole abbia notato Matthew in un ristorante, dirige il giovane attore ne Le ragazze di Jimmy insieme a River Phoenix. È il 1988 e Matthew è ancora piuttosto lontano dal suo più grande successo, ma ha lavoro a sufficienza. E fra una serie e un film tv, arriva il ruolo della sua vita.
Nel 1994 Matthew Perry entra nel cast di una nuova sit-com, Friends, nel ruolo del pasticcione dal cuore d’oro Chandler Bing. In meno di una stagione Friends ottiene ascolti record ed entra nelle grazie del pubblico. La serie, destinata a diventare una delle sit-com più popolari della storia della tv, regala a Matthew Perry una visibilità senza precedenti. E un ruolo di cui l’attore si è innamorato fin dal principio.
Il resto, come si suol dire, è storia: dopo Friends, la tv fa a gara per assicurarsi un cammeo di Matthew, che partecipa fra gli altri a The West Wing, Ally McBeal e Scrubs. Al cinema affianca Bruce Willis in FBI: Protezione testimoni e nel sequel FBI: Protezione testimoni 2, in cui dà ancora una volta prova di possedere grandi doti comiche. Cosa che conferma anche in Appuntamento a tre, riuscita commedia degli equivoci in cui Perry recita accanto a Neve Campbell e Oliver Platt.
Nel 2006 Matthew Perry entra nel cast della serie incensata dalla critica Studio 60 on the Sunset Strip, in cui recita per 22 episodi. Attualmente è impegnato sul set del film The Beginning of Wisdom, in uscita l’anno prossimo, in cui viene raccontata l’originale storia d’amore che coinvolge una giovane hippie e un attempato proprietario di ranch del Montana.
Ma la recitazione non è l’unico asso nella manica di Matthew: la passione per la scrittura, che l’attore ha sempre coltivato, lo ha portato a vendere la sua prima sceneggiatura: il pilot di una nuova serie, Maxwell’s House, acquistato dalla Universal. Un altro modo per mettere in mostra le molte doti di questa giovane star della tv, a cui la stampa ha attribuito un’infinità di flirts (da Julia Roberts a Yasmine Bleeth).
Attivamente impegnato nelle campagne pubbliche contro la droga, Matthew Perry si distingue da molti suoi colleghi per non essersi lasciato travolgere, o cambiare, dal successo. E ha “sfruttato” la propria notorietà nell’unico modo in cui andrebbe sfruttata: per fare del bene…