Trapianti, pronto il cuore tutto artificiale: a breve test sull'uomo

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martee1964
00martedì 28 ottobre 2008 08:32
PARIGI (27 ottobre) – Dagli studi clinici ora si passa a quelli industriali: per il cuore ora tocca a una produzione capace di realizzare un organo tutto artificiale capace di sostituire completamente quello naturale. Dopo 15 anni di lavoro il professore Alain Carpentier, noto specialista francese in trapianti cardiaci all'ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi, ha annunciato di aver messo a punto un prototipo sperimentale che sarà ora prodotto in modo industriale e sarà impiantato «entro due anni e mezzo» per test umani.

L'obiettivo di Carpentier è quello di diverse equipe nel mondo, in particolare in Asia e negli Stati Uniti, dove pure si sta lavorando alla realizzazione di un cuore artificiale totalmente impiantabile che si sostituisca al cuore naturale e permetta di sopperire alla penuria delle donazioni. Il cuore artificiale messo a punto da Carpentier è un piccolo guscio a forma d'uovo di materiale sintetico bianco, riempito di apparecchiature elettroniche e biomateriali, che batte al ritmo di 90 pulsazioni al minuto, 24 ore su 24: dipinta di rosso questa piccola pompa cardiaca dovrebbe avere tutte le caratteristiche del cuore umano.

Secondo Carpentier i prototipi sperimentali realizzati dalla sua equipe sono stati testati sugli animali ma «soprattutto per simulazione digitale». Risultati definiti soddisfacenti. Inoltre tutti i componenti della protesi non hanno mostrato nessuna «complicazione dovuta all'usura». «Brigitte Bardot dovrebbe ringraziarci - ha scherzato lo specialista, riferendosi alla causa animalista dell' ex attrice - queste tecniche hanno evitato di sacrificare decine di pecore».

L'invenzione di Carpentier dovrebbe risolvere il problema essenziale delle valvole cardiache esistenti, cioè la formazione di coaguli di sangue. Carpentier per il suo cuore artificiale totale utilizza materiali meglio tollerati dall'organismo, «bioproteici», fabbricati a partire da tessuti animali trattati chimicamente per evitare il rigetto immunologico». Inoltre riproduce la fisiologia di un cuore normale con gli stessi flussi sanguigni. Il cuore sarà realizzato dalla società biomedica Carmat, filiale di Eads, il gigante europeo dell'areonautica, dei missili e dell'elettronica della difesa, che ha già investito 15 milioni di euro nel progetto e ne aggiungerà altri due. Trentatrè milioni di euro verranno dal fondo di Oseo, banca pubblica di aiuto alle piccole e medie imprese e altri cinque saranno versati dal fondo d'investimento Truffe diretto da Philippe Pouletty.

Inoltre Carpentier, responsabile della parte scientifica del progetto, investirà 250.000 euro. Sono attesi altri investitori e non si esclude «un'entrata in borsa» per finanziare il progetto.
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