UN ETTARO DE TERRA.....

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valex$
00lunedì 17 gennaio 2005 14:51
[SM=x642885] [SM=x642885] [SM=x642885] [SM=x642885] [SM=x642885] VOI CI FARESTE SOPRA UNA PISTA PER KART[SM=x642885] [SM=x642885] [SM=x642885] OVVIAMENTE CON TUTTO L'OCCORRENTE X FARE UNA COSA SERIA[SM=x642885] [SM=x642885] [SM=x642885]
BENE ....SE SI CERCATE PIU' INFO POSSIBILI MA SICURE....[SM=x642885] [SM=x642885] [SM=x642894] [SM=x642894] [SM=g27811]
normenzio
00lunedì 17 gennaio 2005 15:08
ottima idea valex.....[SM=g27811] [SM=g27811]
valex$
00lunedì 17 gennaio 2005 15:13
Re:

Scritto da: normenzio 17/01/2005 15.08
ottima idea valex.....[SM=g27811] [SM=g27811]


MI OCCORRONO INFO DETTAGLIATE E QUALCHE PREZZO....NON VOGLIO FASCIARMI LA TESTA PRIMA DI ROMPEMELA[SM=x642884] [SM=x642884] [SM=x642885] [SM=g27811]
normenzio
00lunedì 17 gennaio 2005 15:20
allora caro valex da come so io:


devi vedere la disponibilità del comune a rilasciarti il permesso che da quello che so è il + rognoso...


poi ce metti l'asfalto che se fai la pista 1000 metri mi sembra e ripeto e sottolineo mi sembra che costi circa 500€ al metro....


e cmq occhio e croce io penso che stai sul miliardo di vecchie lire.......sempre una pista di quella grandezza...


logico che se fai la pista di 500 metri ecc.. spendi di meno...
valex$
00lunedì 17 gennaio 2005 15:29
[SM=x642884] [SM=x642884] [SM=x642885] A ME NON INTERESSA SAPERE IL PREZZO DELLE SPESE PER FARE CIO'..LO FAREI DA SOLO[SM=x642885] [SM=x642885] [SM=x642885] VA BE SOLO SOLO PROPRIO NO.......
METTI WRC E CARLOSITO A PALA E PICCO....
LINIQUE TIRA LA PERTICARA,,,,,
NORMENZIO ROTAX E WARMUP ALLA BETOMIERA,,,,
NICO STENNE ER CEMENTO......[SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=x642886] [SM=x642886] [SM=x642886] [SM=x642886]
NO NO,,APPARTE LI SCHERZI....LE SPESE CHE INTENDO IO SONO QUELLE PRE OPERATIVE....LICENZE SE OCCORRONO....QUALI DOVE E QUANTO COSTANO.....SE BISOGNA ESSERE ISCRITTI ,,,,DOVE E PERCHE...INSOMMA INFORMAZIONI CHE IO NON HO NE TEMPO E NE MODO DI PRENDERE......NON SAPREI DA DOVE PARTIRE.....POSSO VEDERE SOLO L'ARRIVO.....[SM=x642892] [SM=x642892] [SM=x642892]
YOU ANERSTEND[SM=g27833] [SM=g27811]
Carlosito
00lunedì 17 gennaio 2005 16:48
Domani ve dice tutto er vecchio.
valex$
00lunedì 17 gennaio 2005 16:53
Re:

Scritto da: Carlosito 17/01/2005 16.48
Domani ve dice tutto er vecchio.



[SM=x642885] [SM=x642885] TANK-YOU [SM=x642873] [SM=g27811]
lunique
00sabato 22 gennaio 2005 00:12
su un vroom girava già la cosa....

con tutte le info......chi si ricorda??
wrc1980
00sabato 22 gennaio 2005 00:23
stava su un vecchio numero...ora mi metto a cercare.
Alessandro2081
00sabato 22 gennaio 2005 11:06
Sergiolino........cosà ti stà frullando per la testa?[SM=g27833] [SM=x642885]
wrc1980
00sabato 22 gennaio 2005 14:09
N.S.K. 4 - PISTE E CIRCUITI
R.N.K. - NORMA SUPPLEMENTARE KARTING N. 4
Ed. XIV – 2005

PISTE E CIRCUITI

CAPITOLO I

REGOLAMENTO NAZIONALE PISTE KARTING

(PISTE PERMANENTI)

Art. 1 - Premessa
Le competizioni karting devono svolgersi su piste permanenti (kartodromi) o su circuiti provvisori (circuiti cittadini) approvati dalla CSAI. Sia le prime che i secondi devono essere in possesso anche delle autorizzazioni amministrative che dovranno essere richieste e custodite dai gestori/proprietari e/o gli organizzatori.
Le piste che ospitano competizioni internazionali sono approvate dalla CIK.

Art. 2 - Omologazione
a) Le piste permanenti (Kartodromi) devono essere conformi alle norme di cui agli articoli seguenti e omologate dalla CSAI. II progetto per la realizzazione di una pista deve essere preventivamente depositato, in tre copie, presso la CSAI che procederà alla sua omologazione a fini sportivi fissando un termine di decadenza della stessa.

b) L’omologazione, che ha una validità triennale, è rilasciata secondo le disposizioni della presente N.S. in relazione alla concezione delle piste, alle loro caratteristiche strutturali, ai loro allestimenti e ai loro impianti. Tuttavia essa non può garantire in maniera assoluta la sicurezza delle competizioni che con essa vengono autorizzate, stante la intrinseca pericolosità degli sport motoristici, né può implicare alcuna responsabilità della CSAI e della CIK né dei dirigenti o funzionari, in caso di incidenti durante lo svolgimento delle gare o delle prove.

c) L’omologazione è condizione necessaria ed indispensabile per poter richiedere la licenza di "Pista" e il permesso di organizzare manifestazioni sportive per le categorie previste, ma non garantisce, di per sè, l'iscrizione di una di queste gare al calendario nazionale o, eventualmente, internazionale.

d) II rilascio della omologazione della pista attesta che al momento dell'ispezione essa rispondeva alle condizioni ed alle norme vigenti di sicurezza stabilite dal presente regolamento (o da quello della CIK in caso di omologazione internazionale) per lo svolgimento delle gare previste dai regolamenti vigenti e per le categorie in essi specificati.
La richiesta dell'omologazione non esclude l'obbligo del proprietario e/o gestore della pista a munirsi delle autorizzazioni amministrative richieste dalle leggi vigenti (licenza edilizia, collaudo della Commissione provinciale di vigilanza, certificato prevenzione incendi e quant'altro) e a rispettarle.
Per l'esercizio dell'attività il proprietario e/o gestore della pista ha l'obbligo di ottemperare a tutte le prescrizioni impartite dalla CSAI e di mantenere l'impianto, le sue strutture, le misure di sicurezza nelle stesse condizioni esistenti al momento dell'ispezione finale che ha consentito il rilascio della omologazione e della licenza di pista.

e) Qualunque modifica da apportare all'impianto per il quale la omologazione è stata rilasciata, dovrà essere segnalata alla CSAI per la preventiva approvazione, pena la eventuale sospensione della validità dell'omologazione.

f) La omologazione non sarà rilasciata fino a quando la CSAI non avrà controllato la corretta esecuzione dei lavori prescritti in sede di ispezione.

g) L’omologazione potrà essere revocata in qualsiasi momento dalla CSAI in presenza di modifica delle condizioni che ne hanno determinato il rilascio.

h) Una pista omologata ha l'obbligo di richiedere la relativa licenza (ved. N.S. K. 1).

i) Le responsabilità derivanti dall'organizzazione di una manifestazione sportiva incombono esclusivamente sui proprietari e gestori dell'impianto sportivo e sugli Organizzatori della manifestazione che utilizzino l'impianto stesso. La CSAI e gli incaricati dell'ispezione non potranno mai essere considerati responsabili, neppure in via indiretta.

l) La licenza non dispensa il proprietario della Pista e/o gli Organizzatori di gare dalla richiesta dei permessi di organizzazione alle Autorità sportive e/o amministrative competenti.

m) L’Ente e/o Società proprietaria e/o gestore dell'impianto, si dichiara a conoscenza delle norme vigenti che si impegna ad osservare e a far rispettare da eventuali altri utilizzatori dell'impianto stesso così come ogni altra prescrizione e/o disposizione emessa dalla CSAI.

n) Per il solo fatto della richiesta della Licenza, il titolare si impegna a rinunciare ad ogni altra giurisdizione diversa da quella prevista dalle norme sportive, salvo espressa autorizzazione della CSAI.

o) Le piste sono sottoposte a controllo triennale ed ogni qualvolta la CSAI lo ritenga opportuno.

p) L’attestato di omologazione a fini sportivi della pista è rilasciato al proprietario e/o gestore dalla CSAI una volta verificata l'avvenuta esecuzione dei lavori prescritti in sede di ispezione. Il proprietario o il gestore della pista dovrà versare, per il primo triennio di omologazione, una tassa di omologazione stabilita anno per anno. Nei periodi successivi alla prima omologazione sarà dovuta un'ulteriore tassa (stabilita anch'essa anno per anno) per ogni visita ispettiva. Le spese di viaggio e soggiorno sono a carico del proprietario o gestore della pista.

q) In base alle caratteristiche tecniche e logistiche (ved. successivo cap. 2°), le piste sono classificate in 4 categorie.

r) I circuiti cittadini devono essere conformi alle nome del seguente Cap. 3°.

Art. 2 bis - Progetto
II progetto per la realizzazione di una pista deve essere corredato dei seguenti elaborati:

a) relazione tecnica illustrativa;

b) Pianta in scala 1:500;

c) Profilo longitudinale in scala 1:500 per le lunghezze e 1:100 per le altezze;

d) Sezioni tipo e particolari costruttivi in scala adeguata.
L'elaborato relativo la pianta deve contenere:
- il circuito con l'indicazione delle larghezze carreggiata, lunghezze rettilinei e raggi di curvatura misurati sull'asse mediano del tracciato;
- il particolare dei cordoli e il loro posizionamento;
- le larghezze delle vie di fuga misurate dal bordo pista alla rete di recinzione;
- l'indicazione dell'altezza e tipo di recinzione;
- l'ubicazione di sostegni dell'impianto di illuminazione (se previsto);
- l'ubicazione delle tribune e della zona destinata al pubblico (se prevista);
- l'ubicazione dei servizi di pista e di gara (postazione cronometristi e speaker, parco chiuso, parco pneus, paddock, pregriglia e vani tecnici) con l'indicazione delle superfici occupate da tali servizi.
L'elaborato dei particolari costruttivi deve contenere piante, prospetti e sezioni dei vani previsti destinati a segreteria, saletta commissari sportivi, pronto soccorso (piloti e pubblico), sala stampa, locale verifiche tecniche, ecc.

Art. 3 - Servizi e attrezzature
In ogni pista devono essere previsti:

a) un posto di cronometraggio ubicato in corrispondenza della linea di traguardo, al di fuori della recinzione della pista propriamente detta;

b) almeno un locale da utilizzare per la segreteria di gara e le riunioni dei Commissari Sportivi;

c) un locale da utilizzare per le verifiche tecniche;

d) una bilancia di portata adeguata munita di pesi campione per la taratura per un totale di 100 Kg. (5 x 20 Kg. oppure 4 x 25 Kg.);

e) un posto di pronto soccorso. Durante le competizioni devono essere presenti almeno due autoambulanze, di cui una di tipo “A” ed una di tipo “B” e deve essere presente, con funzioni di Medico di Gara, almeno un medico rianimatore o un medico SET (Servizio di emergenza territoriale) o un medico esperto in rianimazione.

f) un parco concorrenti (definito comunemente zona box o paddock), delimitato con recinzione di altezza di almeno 2.00 mt., dove l'ingresso deve essere limitato alle persone in possesso di un PASS rilasciato dall'Organizzatore.

g) una zona recintata, con rete fissa alta almeno 2,00 mt, da utilizzare per il parco chiuso (v. pagina successiva);

h) mezzi contro l'incendio (estintori in stato di efficienza) il cui numero e la cui ubicazione devono essere stabiliti dalla Commissione Provinciale di Vigilanza.
Nel caso di gare di lunga durata devono essere previste delle zone box di rifornimento.

Art. 4 - Requisiti
Le piste permanenti nelle quali si svolgono gare Karting devono rispondere ai seguenti requisiti:

4.1 - Pista
La pista propriamente detta deve rispondere ai seguenti requisiti:

a) sviluppo massimo (calcolato sull'asse mediano): m. 1.700 (tolleranza + 5%);

b) sviluppo minimo (calcolato sull'asse mediano): m. 700;

c) larghezza minima costante (calcolata sull'asse mediano): m. 8.
Larghezza del rettilineo che ospita il traguardo di partenza/arrivo: minimo 10 metri, massimo 13 metri;

d) disporre di un accesso carrabile supplementare atto a consentire un rapido e facile ingresso nella pista degli eventuali mezzi di soccorso. Tale accesso deve essere indipendente da quello adibito al normale servizio della pista;

e) il rivestimento e la pavimentazione della pista devono essere in asfalto con superficie di adeguata aderenza, livellata ed uniforme; (*)

f) non sono consentite curve sopraelevate. La pendenza trasversale massima consentita per favorire il deflusso delle acque è del 2%.

g) i rettilinei tra due curve successive non devono superare la lunghezza di 170 metri: due rettifili successivi devono comprendere un angolo non superiore a 120° gradi; immediatamente prima e dopo il rettilineo di partenza/arrivo devono esistere curve aperte di facile percorrenza. Sono comunque escluse curve con un angolo interno inferiore a 90°.

SCHEMA ORIENTATIVO PER LA REALIZZAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA ZONA
"PARCO CHIUSO"
(parco pneumatici, parco chiuso propriamente detto, aree di verifiche tecniche, zona carrelli e meccanici)
(Delimitazione con rete di recinzione di altezza minima metri 2,00)



h) presentare, lungo tutti i tratti di pista, una striscia di terreno non pavimentata, posta alla stessa quota della pista, avente la seguente larghezza:
- almeno 8 metri verso l'esterno.
Nel caso di due o più tratti di pista affiancati, le sopradette strisce di terreno di metri 8 devono sussistere per ogni singolo tratto per cui la distanza di sicurezza complessiva risulterà di metri 16;

i) postazioni per i Commissari di Percorso il cui numero e posizione viene stabilito in sede di approvazione della pista.

l) i margini della pista devono essere segnati con una fascia di colore giallo o bianco continua della larghezza di cm. 15, e ciò per mettere in particolare evidenza la separazione tra la zona della pista propriamente detta e le strisce di terreno adiacenti;

m) la zona intorno alla pista deve essere priva di qualsiasi ostacolo che possa impedire la perfetta visuale da parte dei conduttori (chioschi, alberi, siepi, ecc.);

n) all'interno e all'esterno delle curve devono essere installati dei cordoli per delimitare esattamente il percorso di gara che i conduttori devono seguire. I cordoli devono essere realizzati in modo da scoraggiare i conduttori a salirvi con le ruote dei kart e devono essere descritti nel progetto della pista sottoposto alla CSAI per l'approvazione (ved. disegni pagina successiva).

(*) Specifiche indicative per la realizzazione del manto di asfalto:
- bitume 60/70 Stirelf, percentuale 5,5%;
- inerti curva ANAS, pezzatura passante 1 cm. 100x100 con uso di materiale basaltico;
- filler 12-15%;
- temperatura di stesa 140-150%;
- possibilmente stesura unica;
- costipazione con rullo gommato da 60-80 ql. e successiva compattazione con rullo in ferro da 30 ql.;
- mano di attacco con emulsione acida;
- tagli dell'asfalto obliqui a 45°.



wrc1980
00sabato 22 gennaio 2005 14:10
4.2 - Recinzioni e servizi
La zona adibita a pista e servizi connessi deve essere munita, lungo tutto il perimetro, di recinzione fissa atta ad impedire il passaggio ad estranei in zone non controllate.
Gli impianti di rifornimento carburante per i Kart e, comunque, gli eventuali depositi degli stessi, devono distare almeno 20 metri dalla zona riservata al pubblico.
Qualora tra i servizi connessi sia anche incluso un parcheggio per gli autoveicoli del pubblico, tale parcheggio deve distare almeno 30 metri dal punto di rifornimento.
I percorsi pedonali e quelli per i veicoli devono essere distinti.
Per i servizi igienici si applicano le norme vigenti per i locali di pubblico spettacolo. In ogni caso, è fatto obbligo agli Organizzatori di prevedere, durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive, la loro sorveglianza e pulizia continua.

4.3 - Delimitazione tra la zona del pubblico e la zona pista
II pubblico, che viene immesso nella zona ad esso riservata, deve risultare protetto da eventuali sconfinamenti dei veicoli in corsa. A tale scopo le zone riservate al pubblico devono essere delimitate con una rete di protezione metallica a maglie sciolte.
La rete deve essere ancorata stabilmente, nella sua parte inferiore, al terreno (preferibilmente a mezzo di baggioli o cordoli di calcestruzzo sotterrati) e nella parte superiore fissata a sostegni del tipo "a pastorale" rivolti verso la pista in modo che il montante del sostegno stesso disti almeno 50 cm. dalla rete e doppiata, nella parte rivolta verso il pubblico, da una seconda rete fissata agli stessi sostegni ed alta almeno metri 1.40.
La rete "a pastorale" deve avere le seguenti caratteristiche:
- palo (sostegno) da 60 mm., spessore 2 mm., altezza almeno 2 metri;
- distanza tra i pali (sostegni): 2,5 metri;
- rete con maglia da 50 mm., spessore di almeno 3,7 mm., altezza almeno 2 metri;
- la rete deve essere tesata con cavi d'acciaio di almeno 8 mm. disposti orizzontalmente lungo la rete, uno sulla sommità del montante a pastorale e l'altro alla base dello stesso, rinforzata con cavi d'acciaio disposti in verticale che collegano la testa e il piede dello stesso montante.
Se la zona riservata al pubblico si trova alla stessa quota della pista, la rete di protezione deve essere collocata alla distanza di almeno 8 metri dalla pista se in rettilineo e di almeno 10 metri se in curva (esterno).
Se la zona riservata al pubblico è posta su un piano sopraelevato rispetto alla pista, la rete di protezione può essere priva della doppia rete nella parte rivolta verso il pubblico e la sua distanza dalla pista può essere ridotta nella seguente misura:

a) piano sopraelevato di 0,80 metri: 6 metri se in rettilineo e 7,50 metri se in curva;

b) piano sopraelevato di 1,20 metri: 4 metri se in rettilineo e 6 metri se in curva;

c) piano sopraelevato di oltre 1,20 metri: 3 metri se in rettilineo e 5 metri se in curva.
Nei casi previsti nelle lettere b) e c), la rete di protezione deve essere rinforzata con protezioni mobili di tipo omologato o atro materiale avente poteri equivalenti di assorbimento degli urti. Dette protezioni dovranno essere disposte tra loro a non più di m. 1,20 se poste in rettilineo ed essere senza soluzione di continuità se poste in curva. Negli altri casi, questo rinforzo non è obbligatorio, ma può essere prescritto. Nelle zone sopraelevate deve essere installata una rete di almeno metri 1,40 di altezza che abbia lo scopo di impedire al pubblico di scendere o di cadere dalle zone stesse.

4.4 - Distanze di sicurezza per la pista (zone non riservate al pubblico)
Nei tratti di pista prospicienti alle zone non riservate al pubblico dovrà essere prevista, in corrispondenza del bordo esterno della striscia di terreno di cui al punto h), una rete a pastorale del tipo descritto nel precedente par. 4.3 (ma senza essere doppiata da una seconda rete).

4.5 - Zona riservata ai box
La zona box (paddock) deve svilupparsi, preferibilmente, in corrispondenza di un rettilineo ed in luogo arretrato rispetto alla pista. Detta zona deve presentare due raccordi, per l'entrata e per l'uscita della pista, aventi lo scopo di consentire la completa decelerazione dei veicoli.
Ai fini della messa in opera della rete di protezione per il pubblico, la zona box va considerata per la determinazione delle distanze di sicurezza di cui al precedente art. 4.3.

4.6 - Griglia di partenza
La linea di partenza deve essere posizionata ad una distanza minima dalla fine della curva di inserimento nel rettilineo principale pari al doppio del numero di conduttori per cui la pista è omologata.
La distanza massima tra la linea di partenza e l’inizio della prima curva dopo la partenza non deve essere superiore a m. 80.

4.7 - Impianti di illuminazione
Qualora esista, per eventuale uso notturno della pista l'impianto d'illuminazione dovrà essere realizzato a norma di legge e consentire una perfetta illuminazione di ogni punto.
L’illuminazione media sul piano della pista non dovrà essere inferiore a 60 lux. II fattore di uniformità, inteso come rapporto tra gli illuminamenti misurati nel punto meno illuminato e il punto più illuminato non dovrà essere inferiore a un terzo. L’impianto di illuminazione dovrà essere realizzato con due circuiti di alimentazione distinti (principale e di emergenza) che alimentano rispettivamente due terzi ed un terzo degli organi illuminanti previsti. L’alimentazione alle linee principale e di emergenza deve essere assicurata da fonti diverse (Enel e gruppo statico di continuità "on line" o gruppo elettrogeno) che funzionano in contemporaneità, assicurando così, in caso di guasto su una delle linee, l'illuminazione necessaria per lo sfollamento dei kart presenti in pista. Tutti i sostegni degli organi illuminanti esistenti sul tracciato devono essere protetti da rete sorretta da montanti del tipo a pastorale e protezioni mobili del tipo omologato posizionati all'interno dell'area recintata e a ridosso della rete.

4.8 - Impianto semaforico
Per dare la partenza in una gara di karting su circuito, il semaforo dovrà essere installato nel seguente modo:
- i semafori dovranno essere posizionati ad una distanza compresa tra i 10 e i 15 metri dalla griglia di partenza;
- il box luminoso dovrà essere istallato ad un'altezza compresa tra 2 e 2,50 metri al di sopra della pista;
- l'angolazione potrà essere decisa dopo diverse prove e potrà essere diversa su ogni pista;
- il box luminoso dovrà essere posto sul bordo della pista a vista del direttore di gara e dei cronometristi, adeguatamente protetto da una barriera;
- tutti i semafori dovranno essere doppi, per assicurare il funzionamento in caso di guasto;
- il circuito commutatore dovrà permettere tutte le seguenti combinazioni:
a) tutti i semafori spenti;
b) solo il semaforo rosso acceso;
c) semaforo rosso che si spegne sostituito da quello verde (questa operazione dovrà essere ottenuta con una sola commutazione).

4.9 - Postazione dei commissari di percorso
II personale che assicura la sorveglianza della pista (C.P.) dovrà occupare un'area stabile adeguatamente protetta al riparo dai kart che girano.
II numero ed il posizionamento delle postazioni saranno determinate in funzione del circuito. Ogni postazione dovrà comunicare visibilmente con quella precedente e quella successiva. Ogni postazione dovrà essere segnalata da un pannello chiaramente visibile dalla pista recante il numero progressivo a partire dalla postazione situata dopo la linea gialla.
Ogni postazione dovrà essere dotata di: 1 estintore portatile e di un insieme di bandiere (2 gialle, 1 bianca, 1 verde, 1 blu e 1 gialla a strisce rosse). A richiesta del direttore di gara alcune postazioni possono essere dotate di una bandiera nera e di una bandiera nera/arancione. Tutte le bandiere dovranno avere dimensioni minime di 60x80 cm, fatta eccezione per la bandiera rossa e la bandiera a scacchi che dovranno avere dimensioni minime 80x100 cm.

4.10 - Misure di sicurezza alternative
Le distanze e le altre misure di sicurezza previste nel presente regolamento possono essere sostituite, esclusivamente per gli impianti già omologati, da protezioni di diversa natura (ad es. reti frenanti, protezioni di tipo omologato, barriere di balle di paglia, ecc.) che in relazione allo stato dei luoghi soddisfino le medesime esigenze di sicurezza.
Durante la stesura delle misure di sicurezza, bisognerà tener conto delle caratteristiche del percorso (tracciato, aree adiacenti, ecc.) e della velocità raggiungibile in ogni punto della pista. Quindi in sede di esame del progetto, nei punti che la CSAI riterrà pericolosi saranno adottate distanze di sicurezza diverse integrate con protezioni mobili.
Le barriere di pneumatici eventualmente esistenti in alcune piste, che in ogni caso non devono essere poste lungo i rettilinei e sul bordo pista, devono essere gradualmente sostituite con barriere del tipo approvato dalla CSAI.
La CSAI stabilirà, per ogni pista, i tempi della sostituzione.

4.11 - Calcolo delle distanze di sicurezza
Le distanze di sicurezza previste nel presente regolamento sono calcolate tenendo presenti le traiettorie ideali dei kart in gara.

Art. 5 - NUMERO MASSIMO DI CONDUTTORI AMMESSI CONTEMPORANEAMENTE IN GARA (CAPIENZA)

La capienza viene determinata nel seguente modo:
a) piste dove nessun rettilineo supera i 150 metri:

L x l
—— (con arrotondamento per eccesso al numero pari superiore);
300

b) piste dove almeno un rettilineo supera i 150 metri:

L x l
—— (con arrotondamento per eccesso al numero pari superiore);
250

dove L è la lunghezza della pista espressa in metri ed l è la larghezza della pista espressa in metri.
La capienza massima stabilita in sede di omologazione della pista è di 28 conduttori.
La capienza è aumentata di 4 unità (32) in occasione delle gare titolate e di ulteriori 2 unità (34) se la pista che ospita la gara titolata è omologata anche dalla CIK.
Le gare valevoli per i Campionati Internazionali sono soggette alla normativa della CIK.
La capienza è un limite assoluto che non può essere superato.

Art. 6 - Norme finali e transitorie
Le norme di cui sopra debbono intendersi prescritte per i nuovi progetti afferenti ai nuovi programmi ad a quelli già esistenti per i quali non si è ancora provveduto alla progettazione delle relative opere. Per i progetti in corso di esecuzione, o già approvati, o in fase di approvazione e per gli ampliamenti, adattamenti, completamenti di piste già esistenti la CSAI si riserva di decidere di volta in volta a seguito di visita ispettiva; quindi le piste esistenti saranno oggetto di sopralluogo per verificare lo stato di manutenzione, gli apprestamenti di sicurezza e la rispondenza del parco pneumatici, del paddock, e degli altri servizi di pista e di gara esistenti alla luce delle nuove norme, con conseguente prescrizione di nuovi lavori di adeguamento e assegnando un termine per la realizzazione degli stessi, al completamento dei quali in seguito a visita ispettiva conclusiva la CSAI provvederà a nuova omologazione a fini sportivi della pista in oggetto.

CAPITOLO II

CLASSIFICAZIONE DEI KARTODROMI

In base alle loro caratteristiche tecniche e logistiche i Kartodromi sono classificati in quattro categorie nazionali: "A" - "B" - "C" - "D".
L’assegnazione delle categorie è decisa dalla CSAI sulla base dei seguenti criteri.

Categoria "A" Nazionale
Sono di Ctg. "A" Nazionale i Kartodromi che hanno le seguenti caratteristiche minime e servizi/attrezzature (per concorrenti, ufficiali di gara, mass-media e spettatori) di buona qualità:
- lunghezza del circuito: minimo 1200;
- capienza minima 32 kart (calcolata con la formula di cui al precedente art.5, senza maggiorazioni);
- lunghezza minima del rettilineo di partenza/arrivo: 150 metri (tolleranza -5%) con linea di partenza posta ad almeno 80 metri dalla prima curva;
- larghezza del rettilineo di partenza/arrivo: minimo 10 metri;
- larghezza minima: 8 metri;
- paddock: almeno 12.000 (almeno 200 piazzole di m. 6 di fronte X m. 8 di profondità);
- parco chiuso (con impianto interfono), parco pneumatici, pre-griglia: minimo 1000 metri;
- locale deposito pneumatici: minimo 100 mq.;
- locale benzina (opportunamente arieggiato): minimo 50 mq.
- locale verifiche tecniche: minimo 40 mq.;
- zona pesa coperta;
- protezioni esterne mediante reti di tipo a "pastorale";
- protezione tra le corsie (quando necessario) con materiale approvato in sede d’ispezione;
- postazioni mobili per i Commissari di Percorso (m. 2 x 2 x Ø 40) indicate con numeri progressivi e protette adeguatamente;
- locali idonei e separati per:
• Commissari Sportivi (minimo 20 mq.) con telefono interno collegato con i Commissari Tecnici;
• Cronometristi, Segreteria di gara, Parco Chiuso;
• Sala Direttore di Gara/Starter minimo 12 mq.;
• Sala Commissari di Percorso: minimo 20 mq.;
• Segreteria di gara (minimo 30 mq);
• Sala Cronometristi (minimo 30 mq.) in un locale di circa m. 6 X 5, con annessa postazione speaker ed impianto interfono;
• Sala Briefing minimo 150 mq.;
• Ufficio stampa (40 mq.) con fax e linea telefonica;
• Pronto soccorso piloti e pubblico (in locali distinti);
• Sala CSAI/FIK (16 mq.)
- impianto semaforico con annesso contagiri elettrico o elettronico comandato automaticamente;
- impianto di amplificazione per le comunicazioni alla zona pubblico, al paddock ed alla zona ristoro;
- servizi igienici:
· per il personale di pista;
· per i concorrenti, i conduttori ed i relativi accompagnatori (ubicati nel paddock): minimo 6 con relativi orinatoi per gli uomini e minimo 2 per le donne;
· per il pubblico (secondo disposizioni della CPV)
Saranno comunque classificati in Ctg. "A" i Kartodromi che la Commissione Internazionale riconoscerà idonei ad ospitare gare valevoli per i Campionati mondiali ed europei;
- area attrezzata per il parcheggio camper/roulottes.

Categoria "B" Nazionale
Sono di Ctg. "B" Nazionale i Kartodromi che hanno le seguenti caratteristiche minime e servizi/attrezzature (per concorrenti, ufficiali di gara, mass-media e spettatori) di buona qualità:
- lunghezza del circuito: minimo 850;
- capienza minima 28 kart (calcolata con la formula di cui al precedente art.5, senza maggiorazioni);
- lunghezza minima del rettilineo di partenza/arrivo: 150 metri (tolleranza -5%) con linea di partenza posta ad almeno 80 metri dalla prima curva;
- larghezza del rettilineo di partenza/arrivo: minimo 10 metri;
- larghezza minima: 8 metri;
- paddock: almeno 10.000 mq.;
- parco chiuso (con impianto interfono), parco pneumatici, pre-griglia: minimo 800 metri;
- locale deposito pneumatici: minimo 100 mq.;
- locale benzina (opportunamente arieggiato): minimo 50 mq.
- locale verifiche tecniche: minimo 40 mq.;
- zona pesa coperta;
- protezioni esterne mediante reti di tipo a "pastorale";
- protezione tra le corsie (quando necessario) con materiale approvato in sede d’ispezione;
- postazioni mobili per i Commissari di Percorso (m. 2 x 2 x Ø 40) indicate con numeri progressivi e protette adeguatamente;
- locali idonei e separati per:
• Commissari Sportivi (minimo 16 mq.) con telefono interno collegato con i Commissari Tecnici,
• Cronometristi, Segreteria di gara, Parco Chiuso;
• Sala Direttore di Gara/Starter minimo 12 mq.;
• Sala Commissari di Percorso: minimo 20 mq.;
• Segreteria di gara (minimo 30 mq);
• Sala Cronometristi (minimo 24 mq.) in un locale di circa m. 6 X 4, con annessa postazione speaker ed impianto interfono;
• Ufficio stampa (40 mq.) con fax e linea telefonica;
• Pronto soccorso piloti e pubblico (in locali distinti);
• Sala CSAI/FIK (16 mq.);
- impianto semaforico con annesso contagiri elettrico o elettronico comandato automaticamente;
- impianto di amplificazione per le comunicazioni alla zona pubblico, al paddock ed alla zona ristoro;
- servizi igienici:
· per il personale di pista;
· per i concorrenti, i conduttori ed i relativi accompagnatori (ubicati nel paddock): minimo 6 con relativi orinatoi per gli uomini e minimo 2 per le donne;
· per il pubblico (secondo disposizioni della CPV).

Categoria "C" Nazionale
Sono di Ctg. "B" Nazionale i Kartodromi che hanno le seguenti caratteristiche minime e servizi/attrezzature (per concorrenti, ufficiali di gara, mass-media e spettatori) di buona qualità:
- lunghezza del circuito: minimo 700;
- capienza minima 16 kart (calcolata con la formula di cui al precedente art.5, senza maggiorazioni);
- larghezza minima: 7 metri;
- paddock: almeno 6.000;
- parco chiuso (con impianto interfono), parco pneumatici, pre-griglia: minimo 600 metri;
- locale deposito pneumatici: minimo 100 mq.;
- locale benzina (opportunamente arieggiato): minimo 50 mq.
- locale verifiche tecniche: minimo 20 mq.;
- zona pesa coperta;
- protezioni esterne mediante reti di tipo a "pastorale";
- protezione tra le corsie (quando necessario) con materiale approvato in sede d’ispezione;
- postazioni mobili per i Commissari di Percorso (m. 2 x 2 x Ø 40) indicate con numeri progressivi e protette adeguatamente;
- locali idonei e separati per:
• Commissari Sportivi (minimo 12 mq.) con telefono interno collegato con i Commissari Tecnici,
• Cronometristi, Segreteria di gara, Parco Chiuso;
• Sala Direttore di Gara/Starter minimo 12 mq.;
• Sala Commissari di Percorso: minimo 20 mq.;
• Segreteria di gara (minimo 20 mq);
• Sala Cronometristi (minimo 16 mq.);
• Pronto soccorso piloti e pubblico (in locali distinti);
- impianto di amplificazione per le comunicazioni alla zona pubblico, al paddock ed alla zona ristoro;
- servizi igienici:
· per il personale di pista;
· per i concorrenti, i conduttori ed i relativi accompagnatori (ubicati nel paddock): minimo 6 con relativi orinatoi per gli uomini e minimo 2 per le donne;
· per il pubblico (secondo disposizioni della CPV).

Categoria "D" Nazionale
Sono di Ctg. "D" Nazionale i Kartodromi che non hanno le caratteristiche minime richieste per le Categorie "A" - "B" - "C".

CAPITOLO III

REGOLAMENTO NAZIONALE CIRCUITI CITTADINI

Art. 1 - Agli Organizzatori di competizioni su piste non permanenti (circuiti cittadini) è fatto obbligo di munirsi delle necessarie autorizzazioni amministrative, di rispettare le prescrizioni della Commissione Provinciale di Vigilanza e quelle eventualmente impartite in sede di collaudo CSAI, di osservare i regolamenti ed ogni altra disposizione emanata dalla CSAI. Di ogni circuito cittadino devono essere depositate presso la FIK a cura dell'Organizzatore due planimetrie del percorso (scala 1:500) dove saranno segnati il senso di marcia, i servizi di pista (box, traguardo, ecc.) le protezioni previste, la lunghezza, la larghezza, gli eventuali dislivelli, ogni altra indicazione utile a valutare il percorso stesso. La verifica dell'idoneità del percorso (collaudo), al cui accertamento è subordinata l'approvazione della competizione è demandata al Direttore di gara che sarà designato a dirigere la competizione. Le spese di collaudo sono a carico dell'Organizzatore.

Art. 2 - Un circuito cittadino deve avere le seguenti dimensioni minime e le seguenti caratteristiche:
a) lunghezza minima: 450 metri; per circuiti ospitanti manifestazioni amatoriali e manifestazioni della cl. 60 cc. la lunghezza minima è fissata in 350 metri;
b) larghezza: in ogni punto, la larghezza utile della sede stradale deve essere sufficiente per consentire il sorpasso;
c) rettilinei: lunghezza massima 150 metri. Se la larghezza della sede stradale è di almeno 8 metri utili, un rettilineo di lunghezza superiore può essere ridotto con una chicane.
d) pavimentazione: deve essere uniforme, in buone condizioni di manutenzione ed esente da alterazioni per lavori in corso od altra causa;
e) transennamento: l'intero percorso deve essere transennato per il contenimento del pubblico. Le transenne devono essere tali da non costituire pericolo per i piloti. E' vietato l'uso di corde o di nastro stradale in sostituzione delle transenne;
f) le protezioni devono essere realizzate con balle di paglia disposte senza soluzione di continuità sia all'esterno che all'interno; all'esterno delle curve la fila deve essere almeno doppia. In sede di collaudo possono essere prescritte ulteriori misure di sicurezza;
g) box: la zona deve essere ubicata in un luogo adiacente al circuito;
h) numero massimo di piloti da ammettersi contemporaneamente alla gara: è determinato come per le piste permanenti (ved. precedente Cap. I, art. 5); in considerazione delle caratteristiche del circuito cittadino, in sede di collaudo può tuttavia essere prescritto un numero di conduttori inferiore;
i) il pubblico deve stazionare soltanto nelle zone indicate dalla Commissione Provinciale di Vigilanza. Nelle zone dove il pubblico non può stazionare devono essere sistemati, ben visibili, appositi cartelli;
I) per tutta la durata delle prove e delle gare devono essere presenti almeno un'ambulanza ed un medico.

CAPITOLO IV

REGOLAMENTO NAZIONALE PISTE INDOOR

1. Protezione del pubblico
Le aree riservate al pubblico devono essere poste dietro un dispositivo di protezione in duro" alto almeno 120 centimetri e doppiato, nella parte rivolta verso la pista, da una protezione elastica.
Le aree riservate al pubblico devono essere poste, di preferenza, lungo il rettilineo di partenza/arrivo.

2. Aerazione e ventilazione
Le piste indoor devono essere munite di un efficace dispositivo di ventilazione e di rinnovo dell'aria per l'evacuazione dei fumi e della polvere.
Devono prevedere inoltre almeno due dispositivi di cattura del monossido di carbonio con allarme ad accensione automatica, collocati preferibilmente al centro della pista e nella zona di partenza. I dispositivi di cattura devono essere posti ad un'altezza massima di 100 centimetri rispetto al livello della pista.

3. Protezione dei piloti
Le corsie di pista devono essere delimitate con dispositivi a parete liscia, di altezza non superiore a 100 centimetri e doppiati, in ambedue i lati, da una protezione elastica.
I pali situati a meno di un metro dalla delimitazione della pista devono essere avvolti con protezioni elastiche fino ad un'altezza di almeno 150 centimetri.

4. Caratteristiche della pista
Le piste indoor devono avere le seguenti caratteristiche:
- lunghezza minima: libera;
- lunghezza massima: 600 metri;
- larghezza minima: 5 metri, ricercando nelle curve la larghezza massima possibile per favorire i disimpegni;
- altezza minima del soffitto: 4 metri;
- lunghezza massima dei rettilinei: 70 metri;
- pendenza longitudinale massima: 5%;
- pendenza trasversale massima: 5%;
- pavimentazione in asfalto con superficie di adeguata aderenza, livellata e uniforme.
Una zona di disimpegno larga almeno 5 metri deve essere realizzata in corrispondenza delle sezioni di pista dove si registra una accelerazione costante per più di 50 metri. Nelle curve, questa zona, può avere una larghezza pari alla larghezza della pista.
La zona di disimpegno deve essere almeno di 8 metri in corrispondenza dei rettilinei dove si registra una accelerazione costante per più di 60 metri.
Nelle zone di disimpegno, le protezioni elastiche devono essere doppie o triple.
E' vietato raccordare una pista indoor con una pista non indoor.

5. Capienza
La capienza è stabilita con i criteri del Regolamento Nazionale Piste Karting.

6. Servizi e attrezzature
Per potere ospitare manifestazioni sportive, alle piste indoor sono richiesti i seguenti servizi e attrezzature:
- un paddock (anche esterno);
- un parco pneumatici di almeno 350 metri quadrati collegato, in entrata e uscita, con il rettilineo di partenza/arrivo o con un altro settore di pista;
- locali adeguati per la segreteria di gara, per le riunioni dei Commissari Sportivi, per le verifiche tecniche e per un'infermiere;
- una bilancia atta a pesare i kart;
- una cabina di cronometraggio;
- la linea di traguardo e griglia di partenza tracciate sul rettilineo di partenza/arrivo.

wrc1980
00sabato 22 gennaio 2005 14:11
[SM=g27831] [SM=g27831] [SM=g27831] azz
warmup
00sabato 22 gennaio 2005 15:02
[SM=g27831] [SM=x642885] [SM=g27820]
warmup
00sabato 22 gennaio 2005 15:04
Lu', certe volte mi fai paura...
Alessandro2081
00domenica 23 gennaio 2005 19:16
Chi legge ad alta voce per tutti?

Chi posta legge!!!! Questa sarà la regola!!! [SM=g27828]
wrc1980
00domenica 23 gennaio 2005 23:22
d'oh !
normenzio
00domenica 23 gennaio 2005 23:53
ma era un d'oh alla homer simpson?!?!?!?
wrc1980
00lunedì 24 gennaio 2005 00:00
esatto...
lunique
00martedì 25 gennaio 2005 01:03
allora....valex....ti bastano le spiegazioni??????'
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