la scatola dei ricordi

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Livia
00giovedì 3 dicembre 2009 20:01
Vi riporto queste pagine che ho trovato navigando navigando in questo mare di lacrime, sorrisi, solidarietà e tenerezza che è il nostro mondo di mamme speciali.
senz'altro voi conoscerete già l'utilità della Scatola di Ricordi, ma magari qualche nuovs mamma speciale (come me) può trovare che sia un'idea preziosa, come è stato per me!
un abbraccio a tutte voi e un bacio col soffio alla mia Angela e ai vostri piccoli angeli, come lei.

Livia


La Scatola dei Ricordi:
cosa è, a cosa serve, come si prepara.


Per chi non lo sapesse la Memory Box è una scatola in cui usualmente, nei paesi anglosassoni, si conservano i ricordi delle persone sia vive (ricordi dell’infanzia, di scuola, del matrimonio etc) sia morte.
Nel caso della morte perinatale la Memory Box ha un’importanza particolare.
La maggior parte dei genitori che perdono un bambino non vogliono dimenticarlo.
Creare una Memory Box può essere un modo di rendere viva e tangibile la presenza del bambino.
Quando la morte colpisce un bambino nel periodo della gestazione, al termine di essa o quando è appena nato ci sono pochissime cose che gli appartengono. Il test di gravidanza,l’immagine ecografica, una tutina comprata per lui e poco più. All’estero, se il bambino viene a mancare dopo le 20 settimane di gravidanza, quando nasce viene chiesto ai genitori se vogliono prendere in braccio il figlio, avere delle foto del piccino e/o le impronte delle sue mani e dei piedi. Queste cose servono a rendere reale il “bambino immaginario” che i genitori creano nei loro pensieri durante la gravidanza. Rendere “reale” il bambino favorirà poi il processo di elaborazione del lutto e queste memorie raccolte alla nascita diventano così parte della Memory Box.
In Italia quasi nessun ospedale o operatore propone ai genitori di raccogliere queste memorie, ma si spera che presto diventi una prassi anche da noi.
La Memory Box non raccoglie soltanto i ricordi della gravidanza che si è interrotta o dell’evento nascita/morte ma può venire arricchita col passare degli anni.
In occasioni come la ricorrenza della data di nascita, del Natale, nelle occasioni importanti per la famiglia molti genitori comprano piccoli regali per il bimbo, scrivono lettere, preparano compilation musicali e tutti questi oggetti possono essere inseriti nella Memory Box.
Inoltre coloro che fanno parte di associazioni per il sostegno ai genitori colpiti da morte perinatale, di gruppi di discussione e/o sostegno su internet etc... spesso mandano l’un l’altro piccoli oggetti, poesie, bigliettini in ricordo dei propri figli. Anche queste cose diventano parte della Memory Box.
Insomma qualsiasi cosa per un genitore è importante diventa parte della Scatola dei Ricordi.
Ma conservare in una scatola questi ricordi serve?
Sicuramente serve a farci sentire chi non c’è più è ancora parte della nostra vita e questo è di aiuto ai genitori perché essi vogliono continuare a pensare ai loro figli. Tenere una Scatola dei Ricordi è un modo di dire loro che li amiamo e che loro sono ancora parte della nostra vita. Fare attivamente qualcosa aiuta i genitori a focalizzarsi sui ricordi felici, sull’amore che persiste anche se la vita del bimbo che amiamo è finita.
Inoltre, se si decide di coinvolgere tutti i membri della famiglia, tenere una Scatola dei Ricordi aiuta a parlare del bambino che non c’è più e ad esprimere i sentimenti di ognuno al riguardo. Ciò può essere particolarmente utile per i fratelli del bimbo o per altri bambini presenti nella famiglia o fra gli amici più cari. I bambini fino a una certa età non hanno idea di che cosa sia realmente la morte e spesso hanno livelli di stress alti perché hanno paura di ciò che non conoscono. Quando sono più grandi anche se si rendono conto di cosa è accaduto realmente non hanno un vocabolario adatto per spiegare come si sentono. Questo spesso fa si che mettano in atto degli atteggiamenti aggressivi. Perciò tenere una Scatola dei Ricordi può aiutarli ad esprimere le loro idee sulla morte, le loro preoccupazioni, i loro sentimenti al riguardo,può aiutarli a parlare del fratellino con i genitori e i parenti ma anche a instaurare con lui un rapporto diretto e a mantenere un legame. Chiedere ai fratelli di disegnare e dipingere qualcosa da mettere nella Scatola dei Ricordi oltretutto li aiuta a descrivere i loro sentimenti. Quest’ultima cosa è particolarmente importante nel caso i figli siano adolescenti e che quindi tendano a nascondere i loro sentimenti per timore di sembrare immaturi.
Occuparsi di creare una Memory Box aiuta i genitori in lutto a prendersi del tempo per se stessi, pensare a ciò che è successo, lasciarsi ad andare a ricordi ed emozioni, sentire in qualche modo di stare accudendo il proprio piccolo. Troppo spesso qui in Italia i genitori non sono ammessi a prendersi cura del bimbo che è morto, soprattutto quando è una perdita precoce. Creare una Scatola dei Ricordi è un modo per loro di rendersi partecipi dell’evento, di onorare la breve vita del proprio figlio. Se l’esistenza della Scatola dei Ricordi è condivisa con altri membri della famiglia ciò ricorda a tutti coloro che sono vicini ai genitori che il loro lutto non finisce anche se pian piano essi tornano alla vita.
Creare delle memorie significative fa parte di un salutare processo di elaborazione del lutto come dimostrato da uno studio dell’ inglese Perinatal Institute che usa il modello RTS(Resolve Through Sharing) , perché i genitori trovano conforto nell’avere ricordi del proprio bambino, fa sentire loro che la vita di loro figlio, a qualsiasi stadio della gestazione, è riconosciuta e onorata.
Avere una Memory Box serve a dare un posto nella famiglia al bambino che non ce l’ha fatta, a dare valore alla vita che si è interrotta, a riconoscerne il valore ma anche a dare un posto reale e materiale all’interno della casa, un posto dove toccare le cose che sono appartenute o che erano destinate a lui.
La Scatola dei Ricordi contiene una piccola vita che i genitori porteranno con se lungo la loro esistenza.
Non esistono regole su come deve essere fatta una Scatola dei ricordi o su cosa può contenere.
Si possono comprare delle scatole già confezionate e decorate sia di cartone che di legno o di un qualsiasi altro materiale oppure si possono comperarne di grezze e decorarle come preferiamo, rivestendole di carta, stoffa, pittura.
Al loro interno possiamo mettere qualsiasi cosa per noi sia un ricordo significativo del nostro bambino, naturalmente gravidanze interrottesi in periodi diversi avranno diverse possibilità di raccogliere ricordi: il test di gravidanza, le immagini ecografiche, le impronte delle mani e dei piedi (che possono essere prese con un comune tampone inchiostrato per timbri e fatte su un cartoncino), una ciocca di capelli, le foto scattate, il braccialettino dell’ospedale, la copertina in cui il piccolo è o sarebbe stato avvolto ma anche giocattoli, lettere, diari, gioielli, cd musicali, foglie dell’albero piantato in memoria, creazioni che abbiamo fatto per lui, doni scambiati con altri genitori speciali, disegni o regalini fatti dai fratelli. Questi sono suggerimenti ma sono sicura che ogni genitore troverà tante altre cose perché ognuno di noi ha un rapporto unico e speciale con suo figlio e le cose per noi significative e importanti non mancheranno di venirci alla mente.
Nel passare degli anni la Scatola potrà essere insufficiente a contenere i ricordi e quindi si potrà pensare a comprare e decorare una piccola cassapanca.
Se abbiamo altri figli potremo poi dare ad ognuno di loro, se lo desiderano, parte del contenuto della scatola quando lasceranno la nostra casa. Altrimenti potremmo disporre che il contenuto della scatola venga seppellito con noi alla nostra dipartita.
Insomma ognuno di noi darà vita alla propria Scatola come meglio crederà. Sarà il nostro modo di onorare i nostri bambini e di condividere con loro nel cuore quello che non abbiamo potuto condividere nell’esistenza.



Dottoressa Federica Mattei,
Psicologa e Psicoterapeuta
Mamma dei Piccoli Angeli Elettra e Lapo.

Marcella
00lunedì 1 febbraio 2010 18:17
Memory Box di Simone
Ciao a tutte,
e grazie a Livia per aver riportato questo passaggio sulla Memory Box. Sin dai primi giorni dopo la perdita di Simone, con mio marito abbiamo cominciato a raccogliere in alcune scatole i ricordi legati al nostro bimbo: il libro delle firme del funerale, i biglietti e i telegrammi di condoglianze, i nastri dei bellissimi fiori bianchi che per giorni hanno adornato il prato antistante la lapide, la cartella clinica che ho richiesto per capire, per sapere, il libro dei pensieri che io e mio marito abbiamo cominciato a scrivere il giorno del funerale... Le scatole si stavano ammucchiando, poi ho letto della Memory Box e ho proposto a mio marito l’acquisto di una cassapanca con il nome di Simone inciso. Luciano si è ricordato di un paese qui in valle dove lavorano il legno, prima di Natale siamo andati e da un artigiano abbiamo trovato una cassapanca perfetta, sembrava fatta apposta per Simone, semplice come la volevo io, con solo qualche intarsio sul fronte, e unica come unico è il nostro bimbo. Abbiamo richiesto che fosse inciso il suo nome, la settimana scorsa siamo andati a ritirarla e l’abbiamo sistemata in salotto, sotto la nicchia della finestra che sembra fatta apposta, non un cm sbagliato, e sopra, dietro l’apertura, ci abbiamo appoggiato la scultura “LOVE” che fino a quel momento adornava quella nicchia. Love e il nome di Simone vicini! Ieri mattina, in un giornata freddissima ma con un sole splendente, abbiamo sistemato il tutto all’interno: in una scatola arancione ho riposto i biglietti e i ricordi del funerale; in una beige i regali “a tema” ricevuti in questi mesi (angeli di vario tipo, diversi simboli di fede e preghiera donati da amici, il libricino della messa di Roatto con le candele della fiaccolata, la bellissima storia natalizia donatami da Loredana/Anna); in una scatolina piccola ho messo un paio di scarpine azzurre, dono di una zia affettuosa, assieme ai due test di gravidanza (il primo fatto con la certezza dell’attesa, il secondo per pura conferma della gioia); e poi la cartellina della gravidanza, con tutti gli esami e le ecografie, e infine, la parte più difficile, in una scatola a fiori ho raccolto alcuni vestitini che saranno per sempre di Simone. Quando aspettavo il mio bimbo, mia sorella mi aveva regalato uno splendido sacchettino azzurro con ricamato il suo nome a punto croce, da usare per i vari ricambi in ospedale: questo sacchetto, con tutto ciò che avevo scelto per il primo giorno, è stato appoggiato sulla sua incubatrice, a testimoniare l’attesa amorevole per il nostro bimbo; e quando poi Simone è volato via, dopo aver sistemato il nostro bimbo nella sua splendida tutina scelta dalla nonna, con la prima camicina di seta che avevamo usato nell’ordine mia sorella, io, mio fratello e le mie nipotine, con le scarpine azzurre adornate con un orsacchiotto (comprate con mio marito il giorno in cui abbiamo saputo il sesso), con il cappellino azzurro troppo piccolo per il suo testone, nel sacchetto ho raccolto il suo biberon e alcuni giochini, e l’ho posato ai suoi piedi, assieme al fiocco, perchè per sempre gli tenessero compagnia. Tutto il resto lo avevo conservato in un cassettone, in attesa di una nuova speranza, ma alcune cose voglio che siano sue per sempre, per poterle accarezzare con affetto nel tempo, in particolare la tutina che avevo scelto io per il secondo giorno, assieme al body con su scritto “Da grande sarò una STAR”. Quanta verità in queste parole… Di certo non mi fermerò qui, presto voglio realizzare nell’album di foto di Anne Geddes che avevo scelto per lui una raccolta delle (purtroppo poche) foto di Simone, le sue ecografie, le foto di mamma e papà da piccoli, le foto dei nostri adorati gatti da cuccioli. E poi devo andare a ripescare una particolare decorazione natalizia: da quando stiamo insieme, io e Luciano per tradizione ci regalavamo a vicenda una decorazione nuova ogni anno, poi lo scorso dicembre eravamo in vacanza a Murano, e decidemmo come nuova tradizione l’acquisto di una nuova pallina ogni anno per il nostro bimbo; non sapendo ancora il sesso tra i vari colori scelsi il celeste, e tra le varie forme (tonda, a cuore, a forma di casa ecc.) scelsi la stella… Che strana la vita! Scusate se mi sono dilungata tanto, quello che ci tenevo a dirvi che ieri, mentre facevo tutte queste cose, non ho mai pianto, ero estremamente serena, come credo accada ad ogni mamma che ripone via per ricordo le cose del suo bimbo cresciuto, per conservarle con amore. Una tranquillità che non provavo da tempo. Chiunque arrivi adesso nella nostra casa, entrando non potrà non vedere in modo tangibile la presenza costante di Simone nella nostra vita, e spero che il tempo ci regali anche la serenità nel parlare di lui. Perché voglio che, per sempre, Simone sia per tutti noi un ricordo di amore: l’altro giorno mia sorella mi ha detto che sta insegnando alla mia nipotina più piccola (che ha due anni e mezzo e che non mi conosce perché l’ultima volta che l’ho vista aveva meno di un anno) che la foto del bimbo che ha sempre con sé è del suo cuginetto Simone che è in cielo, e anche la mia nipotina più grande, che ha cinque anni, in questi mesi ha sempre avuto dolci pensieri per lui. E di questo sono davvero contenta!
Vi abbraccio con affetto, [SM=g9433] e mando un bacio [SM=g7430] alle nostre bellissime e luminose stelle che ci sono sempre accanto, a guidarci con la loro luce [SM=g6153] [SM=g6153] .
Marcella
Livia
00lunedì 1 febbraio 2010 19:35
Che meraviglia Marcella, sei meravigliosa!
Simone sarà cosi fiero e felice!
che pace che mi hai trasmesso!
anch'io spero di riuscire a fare come hai fatto tu....
ora sono un pochino indietro, però la tua testimonianza mi è preziosa, proprio un grande aiuto.
appena mi sentirò farò cosi e poi correrò a dirti com'è andata per me, spero che la mia Angiolina mi dia quella stessa sensazione di EVOLUZIONE che trapela dalle tue parole...
Grazie tantissimo per aver condiviso questo passaggio,mi hai lasciato nel cuore una grande speranza, in questi giorni cosi grigi.
Grazie al piccolo grande Simone, una vera star, davvero.
Livia

[SM=g7430]
Ilaria
00martedì 2 febbraio 2010 09:15
L'ho fatta, ma senza volerlo, ho semplicemente messo in una scatola tutte le ecografie, il diario della sua gravidanza (quello che poi è finito su internet) ed altre piccole cose, fiori, poesie, alcune invece le ho lasciate vicino a me, tipo un carillon che ho tenuto una vita dentro il mio cassetto, poi è stato visto dalle bambine e l'hanno voluto, sapendo che era della Linda, nella camerina loro, oppure dei vestitini che avevo destinato a lei e che poi non ho messo a nessuna, anche quelli erano nel mio cassetto, ora invece sono a vestire le my doll di Siria e Livia ... Personalmete credo che certe cose vadano conservate, altre dobbiamo trovargli un posto nella nostra casa, ma è fondamentale fare quello che ci rende serene e se la memory box, è un passo che desiderate fare, è sicuramente la cosa giusta.
Al proposito, Federica ... che ha scritto l'articolo ... è la nostra Fede ... (eelle)!!!
Pensa come è piccolo il mondo ... soprattutto il nostro!!!
Vi abbraccio mammine!!!
Ila
Marcella
00martedì 2 febbraio 2010 18:23
Angeli
Ciao Livia,
sono sicura che, come Simone ha fatto con me, anche la tua Angela ti guiderà verso il momento giusto per la sua Memory Box, e ti regalerà serenità, dolcezza nel pensare a lei, e ti sentirai fiera di essere una così brava mamma!!!
Che bello che le mie parole abbiano portato speranza nel tuo cuore: è in questi segni che riconosciamo la presenza dei nostri Angeli che vegliano sempre su di noi, donandoci straordinarie e sincere amicizie!
Brava Ilaria che hai svelato la nostra Eelle!
Vi voglio bene[SM=g7430]!!
Marcella
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