Memory Box di Simone
Ciao a tutte,
e grazie a Livia per aver riportato questo passaggio sulla Memory Box. Sin dai primi giorni dopo la perdita di Simone, con mio marito abbiamo cominciato a raccogliere in alcune scatole i ricordi legati al nostro bimbo: il libro delle firme del funerale, i biglietti e i telegrammi di condoglianze, i nastri dei bellissimi fiori bianchi che per giorni hanno adornato il prato antistante la lapide, la cartella clinica che ho richiesto per capire, per sapere, il libro dei pensieri che io e mio marito abbiamo cominciato a scrivere il giorno del funerale... Le scatole si stavano ammucchiando, poi ho letto della Memory Box e ho proposto a mio marito l’acquisto di una cassapanca con il nome di Simone inciso. Luciano si è ricordato di un paese qui in valle dove lavorano il legno, prima di Natale siamo andati e da un artigiano abbiamo trovato una cassapanca perfetta, sembrava fatta apposta per Simone, semplice come la volevo io, con solo qualche intarsio sul fronte, e unica come unico è il nostro bimbo. Abbiamo richiesto che fosse inciso il suo nome, la settimana scorsa siamo andati a ritirarla e l’abbiamo sistemata in salotto, sotto la nicchia della finestra che sembra fatta apposta, non un cm sbagliato, e sopra, dietro l’apertura, ci abbiamo appoggiato la scultura “LOVE” che fino a quel momento adornava quella nicchia. Love e il nome di Simone vicini! Ieri mattina, in un giornata freddissima ma con un sole splendente, abbiamo sistemato il tutto all’interno: in una scatola arancione ho riposto i biglietti e i ricordi del funerale; in una beige i regali “a tema” ricevuti in questi mesi (angeli di vario tipo, diversi simboli di fede e preghiera donati da amici, il libricino della messa di Roatto con le candele della fiaccolata, la bellissima storia natalizia donatami da Loredana/Anna); in una scatolina piccola ho messo un paio di scarpine azzurre, dono di una zia affettuosa, assieme ai due test di gravidanza (il primo fatto con la certezza dell’attesa, il secondo per pura conferma della gioia); e poi la cartellina della gravidanza, con tutti gli esami e le ecografie, e infine, la parte più difficile, in una scatola a fiori ho raccolto alcuni vestitini che saranno per sempre di Simone. Quando aspettavo il mio bimbo, mia sorella mi aveva regalato uno splendido sacchettino azzurro con ricamato il suo nome a punto croce, da usare per i vari ricambi in ospedale: questo sacchetto, con tutto ciò che avevo scelto per il primo giorno, è stato appoggiato sulla sua incubatrice, a testimoniare l’attesa amorevole per il nostro bimbo; e quando poi Simone è volato via, dopo aver sistemato il nostro bimbo nella sua splendida tutina scelta dalla nonna, con la prima camicina di seta che avevamo usato nell’ordine mia sorella, io, mio fratello e le mie nipotine, con le scarpine azzurre adornate con un orsacchiotto (comprate con mio marito il giorno in cui abbiamo saputo il sesso), con il cappellino azzurro troppo piccolo per il suo testone, nel sacchetto ho raccolto il suo biberon e alcuni giochini, e l’ho posato ai suoi piedi, assieme al fiocco, perchè per sempre gli tenessero compagnia. Tutto il resto lo avevo conservato in un cassettone, in attesa di una nuova speranza, ma alcune cose voglio che siano sue per sempre, per poterle accarezzare con affetto nel tempo, in particolare la tutina che avevo scelto io per il secondo giorno, assieme al body con su scritto “Da grande sarò una STAR”. Quanta verità in queste parole… Di certo non mi fermerò qui, presto voglio realizzare nell’album di foto di Anne Geddes che avevo scelto per lui una raccolta delle (purtroppo poche) foto di Simone, le sue ecografie, le foto di mamma e papà da piccoli, le foto dei nostri adorati gatti da cuccioli. E poi devo andare a ripescare una particolare decorazione natalizia: da quando stiamo insieme, io e Luciano per tradizione ci regalavamo a vicenda una decorazione nuova ogni anno, poi lo scorso dicembre eravamo in vacanza a Murano, e decidemmo come nuova tradizione l’acquisto di una nuova pallina ogni anno per il nostro bimbo; non sapendo ancora il sesso tra i vari colori scelsi il celeste, e tra le varie forme (tonda, a cuore, a forma di casa ecc.) scelsi la stella… Che strana la vita! Scusate se mi sono dilungata tanto, quello che ci tenevo a dirvi che ieri, mentre facevo tutte queste cose, non ho mai pianto, ero estremamente serena, come credo accada ad ogni mamma che ripone via per ricordo le cose del suo bimbo cresciuto, per conservarle con amore. Una tranquillità che non provavo da tempo. Chiunque arrivi adesso nella nostra casa, entrando non potrà non vedere in modo tangibile la presenza costante di Simone nella nostra vita, e spero che il tempo ci regali anche la serenità nel parlare di lui. Perché voglio che, per sempre, Simone sia per tutti noi un ricordo di amore: l’altro giorno mia sorella mi ha detto che sta insegnando alla mia nipotina più piccola (che ha due anni e mezzo e che non mi conosce perché l’ultima volta che l’ho vista aveva meno di un anno) che la foto del bimbo che ha sempre con sé è del suo cuginetto Simone che è in cielo, e anche la mia nipotina più grande, che ha cinque anni, in questi mesi ha sempre avuto dolci pensieri per lui. E di questo sono davvero contenta!
Vi abbraccio con affetto,
e mando un bacio
alle nostre bellissime e luminose stelle che ci sono sempre accanto, a guidarci con la loro luce
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Marcella