CRONACA NOSTRA Forum dei giocatori Viareggini di Vampiri Live

Riassunto BG A presto quello completo.

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Profeta Malakai
    Post: 495
    Città: VIAREGGIO
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    00 01/03/2012 14:53
    Jefferson Hope, detto Il Pantera.
    Nato a Petra Muerta nel 1844, un piccolo paese facente parte della repubblica Messicana, nell'attuale, New Mexico.
    Il Piccolo Hope nacque da madre Mezza Indio e mezza negra, e da padre statunitense, emigrato in cerca di nuove possibilità che gli stati uniti a quanto pare non gli avevano offerto. La pacchia per la famiglia meticcia alla fine si spense nel giro di 2 anni, visto che gli stati uniti decisero che quel territorio doveva essere loro. Il padre, morì in guerra, sventrato come un maiale, definito un traditore dai soldati Americani. Hope crebbe con la madre, che lo iniziò ad uno strano culto, lui era troppo piccolo per afferrare correttamente ciò che gli accadeva attorno, ma intanto la madre lo preparò ad un mondo duro per quelli come lui, i meticci, ne carne ne pesce. Il culto a cui venne iniziato sin dalla tenera età era la via del Palo, o meglio il Palo Mayombe. Una disciplina iniziatica, venuta da oltreoceano, una reminiscenza delle vecchie affinità Africane miste alle credenze cattoliche. Il bambino crebbe e divenne adolescente. La madre morì per cause sconosciute, alcuni mormoravano della febbre gialla, altri , i Palero, dicevano che aveva avuto a che fare con troppi Mpungos maligni. Hope, da quel giorno si rifiutò di credere a quelle assurde storie. Poi venne la guerra. Ormai era un fottuto cittadino Americano, solo che ancora non sapeva che l'America era spaccata in due. Da una parte, i Confederati del Sud, e dall'altra gli Unionisti del Nord. Divenne un coscritto irregolare del sud, preso a forza e scaraventato in un mondo che non gli apparteneva, ma si abituò presto. Poi disertò alla prima occasione, avendo conosciuto una speranza di liberà da quella tirannia sudista, non che si illudesse troppo della diversità dell'unione, ma almeno predicavano parole più sane. Entrato negli irregolari Nordisti, alla fine della guerra si era fatto un nome. Tra gli irregolari divenne un icona di lealtà e caparbietà. Si offriva sempre volontario, non si arrendeva mai, e aveva anche una fortuna sfacciata, come se qualcosa lo proteggesse. Dopo la guerra tornò finalmente alla sua città natale, ma vide che la gente era cambiata, e non trovando niente di familiare raccolse la sua roba e partì per l'Arizona. Si spostò più e più volte di città in città, sino a Stabilirsi in un piccolo villaggio al confine con il deserto del Mojave. Nel giro di un paio d'anni divenne sceriffo nonostante il palese razzismo nei suoi confronti, troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Ma aveva le palle e il sangue freddo per fare il mestiere del portatore di legge. Fino alla sua morte. Da un paio di settimane, ci furono diversi casi di malessere sospetti nel villaggio, e un paio di morti. Cominciò le indagini fin quando una sera, nei pressi di un abitazione sentendo rumori stani e alla sua chiamata non udì risposta fece irruzione con il revolver alla mano. Tutto ciò che accadde dopo è solo confusione, paura, dolore e in fine rassegnazione. Poi si sveglio in un posto stretto e scomodo. Era una bara. Non sapendo cosa stava accadendo in preda ad un furore a lui sconosciuto spaccò le logore assi e scavò sino ad uscire. La notte divenne la sua casa, gli ci vollero mesi a capire pian piano la sua condizione, rimembrando gli insegnamenti dei Palero. Era una specie di mpungos con un corpo umano, aveva abbandonato velocemente la città in cui lo credevano morto, dopo essersi nutrito, rubò un carro e si diresse lungo la costa, quella che chiamano California. Lì si stabilì nella nascente San Diego, incontrò altri suoi simili che dopo qualche screzio lo aiutarono ad ambientarsi. Si definivano Anarchici, un termine del vecchio mondo dicevano, ma alla fine si sentì nuovamente a casa. Cominciò a ristudiarsi i rituali dal Palo, cercando risposte che non soddisfacevano pienamente la sua curiosità, visto la spiegazione pseudo cattolica datagli dagli altri “Fratelli”. Stinse amicizie più o meno buone, fin quando non arrivò l'ennesima guerra, e poi altre ancora. Sopravvisse alla depressione, al bigottismo, sempre fermo nei suoi ideali di uguaglianza e libertà, e notò come anche tra i vampiri, vi fossero queste discriminazioni. Lui era definito un senza clan, un vile. E la cosa non gli piaceva per niente, ma con il tempo imparò a fregarsene di queste piccolezze, e visto la sua adattabilità e caparbietà, divenne un punto di riferimento all'interno della società anarchica cainita. Poi arrivò la peggiore delle guerre. La guerra di ideologie. Conobbe il sabbat e lo disprezzò, e poi la camarilla e non si fidò, fin quando la scelta non divenne o noi o loro. Ed ecco il suo passato tornare. Ecco la nuova guerra di secessione. Per un po' combattè solo sotto la sua bandiera e di altri volontari, ma poi il loro numero diminuì e il sabbat picchiava sempre più duro. Si associò alla camarilla, dove ottenne risultati impensabili. Come allora, divenne un irregolare camarillico a capo di un gruppo di suoi fratelli decisi a schierarsi, grazie hai supporti della camarilla, riuscirono a tenere a bada il sabbat con non poche difficoltà, ma anche li la sua sfacciata fortuna e la sua testardaggine risuonavano come un esempio per i fratelli in tutto il sud degli stati uniti. Poi venne l'ordine di ritirarsi, ma non accettò finchè non fu costretto. La camarilla stessa, gli cedette un posto in europa per i suoi sforzi, ed è li che se n'è andato, accompagnato dal suo Nganga, che come consigliere gli disse che era giunto il momento di crearsi una nuova casa...
    -------------------------------------------------
    Camarilla
    Jefferson Hope "Pantera"
    Dominatore del Dominio di La Spezia

    -… Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti... -


  • OFFLINE
    RealXelloss
    Post: 12.589
    Città: VIAREGGIO
    Età: 41
    Sesso: Maschile
    Master della Cronaca Nostra
    00 01/03/2012 17:13
    Per sintetizzare, leggersi "Antracite" di Valerio Evangelisti u.u