*Annuisce. Poi bevendo un altra sorsata di Idromele, si avvia nuovamente al bancone*
Mi spiace, Soldato Aghìas, ma qui non c'è nessun oste.
L'ultimo, Mustafà, se ve ne ricordate, è andato in viaggio d'affari, come è ovvio.
*Prende un barilotto e versa del succo di mungo scuro in un boccale posto sul bancone*
E qui non c'è nessuno che posta sostituirlo.
Solo poveri contadini, alcuni dei quali sono incapaci di comprendere l'Elaviano in modo adeguato, e ancor peggio, sono di una violenza inaudita.
*Nuovamente esce dal retro del bancone, e prendendo il bicchiere lo pone dinnanzi al soldato*
Ci sono venuti spesso a far visita a Tifeo.
Fosse stato meglio che non ci fossero mai venuti, perchè un grave torto è stato perpetuato contro di loro, e le loro ragioni anche se violente e incoscienti hanno purtroppo il loro perchè...
*sospira, ritornando al bancone e prendendo il suo boccale*
Quanto tempo fa è stato...
Sembra passato un secolo.
*di nuovo, poggiando le labbra sul bordo del boccale, beve un sorso*
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Arya Thoreaux
Portavoce del Sacro Ordine
Devota al Divino Septim
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Ultimo Armoriere d'Elavia
Ambasciatrice del popolo Noldor
Caedo, losto. Ú-erin davo.
Amman harthach? Anim únad.
Le tûg nach. O hon ú-wannathon.
Ú-moe le anno nad. Ónen a hon beth nín.
Gurth han ristatha. Ta han narcho Gurth.
Gar vethed e-chúnen, go hon bedithon na meth.