Giunse la sera ed egli ritornò in forgia...

*Entra in taverna abbastanza impolverato, tira giù il cappuccio, i suoi occhi stanchi e un pò increduli scorrazzano lungo la sala in cerca di qualcosa o qualcuno*

Oh bene, neanche qui.

*Esclama battendo la mano sinistra sull'esterno coscia*

Oste! Del latte per cortes... Anzi no! Del vino, si, un calice di vino credo sia più adatto.

*Si dirige ad un piccolo tavolino all'angolo della taverna, dopo ciò lascia scorrere dalla ampia manica
del suo manto, un oggetto, avvolto da della stoffa nera, anch'essa molto impolverata*

Mmm... Solo una leggenda?!? *sussurra*

*Dopo un lungo viaggio intrapreso per forgiare mente e corpo, entra in una Taverna per ristorarsi e li vedendo Sjach seduto in un tavolino gli si avvicina*

Confratello, è un piacere vedere un viso amico anche in queste terre, ditemi accettate della compagnia?

Certamente! Non si rifiuta mai della buona compagnia, sopratutto se si tratta di un confratello.

*Sorride, spostando l'oggetto dal tavolo*

Ma ditemi, cosa ci fate voi qui? Siete un pò distanti da casa o sbaglio?

*Verba sorseggiando un pò del suo vino*

*Si siede*

Molto Gentile *sorride*

Si è vero, ho camminato a lungo e per un pò di tempo, ma dall'ultimo raduno mi sono accorto che le mie prestazioni fisiche sono ancora deboli, da questo mio corpo posso chiedere di più, per questo mi sono sottoposto a questo allenamento, ma venendo qui ero già sulla strada per casa.

*si alza*

Oste un calice del suo miglior vino anche per me ed ovviamente quello del messe Kepesk è da me offerto.

*si risiede*

Ma ditemi confratello, cos'è quell'oggeto che avete con voi? *indicando un oggetto al bordo del tavolo*

*Sorride alle parole del confratello*

Con tempo e sudore miglioreremo entrambi stanne certo!

*Il suo sguardo cambia, nel momento in cui Xandris indica l'oggetto, dopodichè cerca di ricomporsi*

Nulla di che, una cianfrusaglia acquistata da una vecchia... E devo dire strana mercante *sorride*

*insospettendosi un pò dall'atteggiamento del confratello dice*

Da una vecchia dite?

Se posso ardire tanto, in quale luogo avete avuto contatto con questa anziana mendicante e cosa sarebbe quella, come la chiamate voi, cianfrusaglia?

Sapete io sono un collezionista, mi attraggono soprattutto gli oggetti antichi, ditemi Sjach, che cosa vi è all'interno di quel panno nero

*Lo guarda per un attimo in silenzio*

D'accordo... Ditemi, conoscete per caso la lingua Khuzdul? Meglio conosciuto come Nanesco?

*Riflettendoci un pò su domanda*

Ma voi da quando siete un collezionista? Non sapevo di questa vostra "passione"

*Arriva il calice e l'uomo ne sorseggia un pò*

No confratello, a dirvi la verità non conosco altre lingue oltre alla mia, la cosa mi rammarica un pò, mi piacerebbe impararla però *sorride* per caso conoscete qualche buon uomo che potrebbe insegnarmela?

Eh si, amo collezionare oggetti antichi, in effetti non credo di averne mai parlato con nessuno fin oggi, ma unicamente perchè non vi era motivo di dirlo

*guarda un pò nel vuoto*

Sapete questa passione mi nacque quando in tenera età mio padre mi regalò una collana che apperteneva al padre del padre di suo padre, e da li fui istruito a preservare e curare ciò che vi è di antico *sorride* ma comunque confratello, non posso che notare che ancora non avete risposto alla mia domanda.

Chiedo venia, non conosco il nome della mercante *sorride*

Qualche giorno fa, passando per il mercato, notai una piccola via...
In fondo ad essa una baracca era collocata, sbircia tra le cianfrusaglie, così senza alcun motivo apparente, forse preso dalla curiosità e lì trovai questo "ferro"
La vecchia mi raccontò di un fabbro, un nano per l'esattezza; fu lui a dare forma al "ferro" forgiandolo per un intero anno...
Fin qui nulla di strano; la vecchia mi racconto in seguito che esso fu forgiato si, per un anno intero, ma solamente durante la sera.
Il nano gli diede il nome di Heshar che in Khuzdul significa Sera...
La mercante mi diede l'oggetto dicendomi che il mio scopo sarebbe stato quello di ricongiungerlo alla sua "metà"

*Sorride*

Ma sicuramente si tratta solo di una banale leggenda

*Esclama divertito riponendo l'oggetto all'interno della sua manica*

*Guarda l'oggetto con estrema serietà e pensieroso esclama*

Davvero curiosa come storia non vi è nulla da ridire!

Secondo essa voi sareste destinato quindi a riportare tale 'ferro' al suo fabbro se non ho capito male....be confratello se posso darvi un consiglio...non prendete la cosa troppo alla leggera.

Rammentate sempre che Elavia per quanto noi possiamo amarla e sempre una terra pericolosa e l'esperienza mi insegna che non esiste la casualità, tutto avviene per un motivo e da esso ne seguono delle conseguenze, per tanto amico mio fate attenzione.

Adesso vi saluto, continuo il mio cammino verso casa, credo che ci rincontreremo al prossimo raduno, fino ad allora statemi bene *sorride*

*si alza, posa delle monete sul tavolo e prosegue verso l'uscita*

Beh, non so se si tratti del fabbro o di qualcos'altro, chissà...

Ad ogni modo fratello è stato bello rivedervi *sorride* fate buon viaggio!

*Dopo aver salutato il compagno, si riaccomoda continuando a sorseggiare il suo buon vino*

*Irrompe in taverna, di fretta, in armatura completa, leggermente sporco di sangue.

Kepesk!


*Si avvicina al suo allievo dandogli uno scappellotto sulla testa*

Che cosa stai bevendo!?

*Al colpo, Sjach sputa fuori una leggera quantità di vino*

*Si volta* Per tutti gli dei, eccoti finalmente!

Dove sei stato?!? Ti ho cercato ovunque!

*Si ricompone* Del vino, vuoi favorire?

*Schiaffa con una mano il bicchiere di vino.*


Un fedele non beve, siamo sempre lucidi, sempre attenti.

I cavalieri sono astemi, e se vuoi entrarci comincia ad impararlo.


Dov'ero? in missione.

*Osserva il bicchiere volare su pavimento*

Beh, avresti potuto anticiparmelo no?

*Verba alzando un sopracciglio e gesticolando*

Ad ogni modo, che missione ti è stata affibbiata?

Torna in riga cavaliere, rispetto per i tuoi superiori.

Al prossimo raduno ti spettano un altro po' di lezioni.

Intanto, presentati domani mattina all'alba a casa mia, dobbiamo allenarci.


*Si siede su uno sgabello.*


Oste, un bicchiere di latte, grazie.

*Si alza dalla sedia in legno*

D'accordo d'accordo, adesso però devo proprio andare...

*Poggia una mano sulla spalla del confratello*

Ero venuto qui a cercare te, ma adesso si è fatto un pò tardi, avremo tempo per parlare domani...

*Verba dirigendosi verso l'uscita*

*Mentre il confratello si allontana sorride*

Buonanotte Ragazzino.

*intanto comincia a bere del latte*