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Il guardone s'affacciava
alle porte e alle finestre,
le donzelle lui sbirciava
e degli ospiti le feste.
Ei sbirciava e s'informava
curiosando e lavorando,
si fingeva lavavetri: ma cavaliere si nomava!

I padroni allora un giorno
miser dietro un quadro l'oro,
ma il guardon vampir, sbirciava
e il segreto rovinava:
già contava a mente i soldi
e sarebber stati molti!

Il figliuol però del capo
che rapito fu da un mago
del denaro ebbe bisogno
in un cupo dì di maggio.
I padroni allor bussaron
dietro al quadro s'affannaron!
Ma il fellon l'avea traditi
e i denari trafugati,
sicchè col vil lavor beato
il fellon se n'era andato.

Cavalier s'era svelato
il guardon maligno e ingrato,
ed in giro si portava,
senza onor, che pur vantava,
del rapito e morto in petto
l'alma sua come giacchetto:
frutto marcio ma pregiato
d'onta, orrore e vil mercato.

Ma il fato, spesso infame,
fu per lui un ver giullare:
6 briganti e farabutti
lo colpiron proprio tutti
coi bastoni in ferro e bosso
finchè a terra cadde morto.

Gli strapparon quel c'aveva
rapinato con tanta pena,
sull'onore suo sputaron
poi nel fango lo gettaron.



[Modificato da Bastiano da Bastìa 16/01/2013 19:08]
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Bastiano da Bastìa
Il Leone Mascherato
Inventore della Sculacciata dei Leoni
Membro della Compagnia del Meliloto
Guida Spirituale dei Leoni