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Redatto dagli armorieri (dalle stanze della fazione dei lupi)
Il raduno è cominciato con l’arrivo nella signoria di Taos della Fazione dei Lupi e Leoni a forze congiunte. I presenti erano il Generale Crisso, il sottotenente Dei Draghi e il Soldato Aghìas per la
fazione dei Lupi, mentre quella dei Leoni vedeva la sua sola rappresentante in Madame Simza. Nessun incantatore era presente. Arrivati in loco, si è aggiunto a noi anche un’altra persona, il popolano Axel, che ha manifestato la sua volontà di entrare a far parte della Gilda d’Arme. Dopo che il Generale Crisso ha tenuto il discorso all’aspirante recluta, la quale ha continuato imperterrito nella sua decisione, il Generale Crisso lo ha sottoposto alla prova del cerchio al fine di entrare in Gilda. Il ragazzo è stato l’unico fino ad ora che ha osato entrare nel cerchio.
Popolani del luogo ci avevano avvisato che nei boschi di Taos si era stabilita una comunità druidica, di svariati elementi.
Difatti, si è palesato un uomo, la cui natura non siamo riusciti a capire, se un’angelo o semplice devoto di Etiana, che si è alla fine presentato come “Forestale” e aveva la capacità di fondersi con gli alberi, che chiamava suoi fratelli. Si è dimostrato piuttosto intollerante verso chi non rispettava la natura e quasi minaccioso in certi momenti, il generale Crisso ha concesso a lui e alla sua gente il permesso di vivere nei boschi a patto di rispettare le leggi del ducato, in ogni caso l'individuo non si è mai dimostrato apertamente ostile.
Egli ci ha detto che era stato incaricato da un'entità chiamata "grande albero" di consegnarci un anello incantato che avrebbe avuto un grosso peso negli eventi futuri a seconda della Fazione che lo avrebbe conquistato, quindi ha cominciato a porci degli indovinelli, dicendo che l’ultima prova sarebbe stata una prova di coraggio. Alla prova, erano ammessi solo un membro per Fazione alla volta. Mentre noi Lupi ci alternavamo alle prove, Madame Simza è stata costretta a far tutto da sola.
Per gli indovinelli bastava usare semplice e schietta logica, e sono stati risolti in più o meno breve tempo. Nel frattempo, la recluta Axel ha completato la sua prova, fornendo anche un approto determinante per la risoluzione della penultima prova (si trattava di unire otto punti disposti a quadrato con un ultimo punto al centro, utilizzando solo quattro segmenti continui) L’ultima prova consisteva nel risveglio dell’anello, per cui una persona doveva versare l’ultima goccia del suo sangue, condannandola quindi a morte certa, così come detto e ripetuto più volte da Forestale assieme alle parole “è il gesto che conta. L’anello prenderà tanto potere in base al gesto che si compie”. La prova è stata affrontata dal Generale Crisso, che alla fine ha deciso di sacrificarsi con l’ordine preciso di consegnare l’anello nelle mani del Generale Supremo. Svuotato del suo sangue, il Generale è morto e il sottotenente ha preso l’oggetto. In un lampo di genio, l’ufficiale ha poi messo al dito del Generale l’anello Incantato e il soffio vitale, così come il sangue, è ritornato nelle fredde membra di Crisso, riportato in vita.
Il raduno si è quindi concluso con il saluto di Forestale e il ritorno al carro che ci avrebbe riportati a casa.