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Resoconto stilato dal Tenente Olimpia Augusto

Nel secondo pomeriggio del diciottesimo giorno del quinto mese dell’anno 1013 gli ufficiali dell’Arme, seguiti dagli Incantatori, si sono recati alla cosiddetta Terra dei cannibali Van Ziff. Giunti sul posto, i Leoni hanno accolto la Fazione avversaria; dopo pochi minuti si sono presentati tre cugini Van Ziff che avevano paura di esseri che tutti i presenti non riuscivano a vedere e soffrivano di vuoti di memoria; uno dei tre uomini agitava un tamburello che serviva per allontanare questi mostri “invisibili” e un altro piangeva o rideva appena una di queste presenze gli si avvicinava. Dopo avergli fatto qualche domanda si è scoperto che, secondo loro, queste “presenze” c’erano sempre state, loro erano arrivati il giorno prima in quella terra e che li avrebbero visti anche i presenti se continuavano a stare lì; infine i tre cugini Van Ziff sono morti poiché hanno smesso di muovere il tamburello e, ispezionando i loro cadaveri prima di averli bruciati, si sono scoperte anomalie genetiche. La gran sacerdotessa Meredith per un millesimo di secondo ha visto la forma di queste creature ma non ha saputo spiegare come fossero fatte.
Tutto è tornato tranquillo, ma dopo qualche ora si è presentato il paladino Ashalottiano in compagnia di due suoi compagni con gli stessi comportamenti dei cugini cannibali. Il paladino con uno dei suoi compagni ha eretto delle barriere per non far entrare questi “spiriti” e farli rimanere il più possibile lontani; purtroppo la barriera ha ceduto e il signore della terra, seguito dai suoi compagni, hanno fatto la stessa fine dei cannibali.
Di seguito alla loro morte, le fantomatiche presenze si sono fatte sentire infastidendo i presenti; si vedevano equipaggiamenti che fluttuavano e si scaraventavano contro la gente, gente che veniva spinta o colpita da armi. Dopo una ventina di minuti tutto si placò ma, come se non bastasse, sono spuntati dei mostri con le facce simili a delle ombre che all’inizio stavano a debita distanza ma dopo si sono avvicinate, risucchiando energia vitale ad una buona parte delle persone. Queste “ombre” sono comparse altre volte ma sono stati abbattuti con estrema facilità.
Qualche ora prima dell’alba sono stati svolti quattro rituali; uno dei Leoni e il resto dai Lupi.
Il primo è stato quello degli Incantatori che serviva per dare delle cariche a quattro ametiste per allontanare i revenant nei rituali di evocazione e distruzione dei loro filatteri. Questo rito è riuscito in parte.
Il secondo svolto è stato quello dei Leoni che consisteva nel creare un oggetto a cariche che potesse individuare il potere magico di ogni oggetto. Anche questo rito è riuscito in parte.
Infine sono stati eseguiti i rituali di invocazione dei filatteri dei Revenant e un rito di forgia per distruggerli. Entrambi i riti sono andati a buon fine.
Durante il raduno è successo un piccolo astio tra il bardo Cedric e l’incantatore Varran a causa di una ragazzata commessa da un novizio incantatore, ma la questione è stata chiarita.


Aggiunto da Meredith Kalevala: Alcuni presenti al raduno vedevano delle luci da lontano, io con alcuni Incantatori ci siamo avvicinati e abbiamo scoperto che da dove proveniva la luce e chi era.

Era Julian Belmont, che studiava la terra per utilizzare qualche suo sigillo.
Tralascio il breve scambio di battute tra noi e lui, comunque siamo convinti che abbia applicato qualche sigillo per rendere i nostri nemici alla nostra portata.

Vi ricordo che il Paladino di Ashalot diceva che questi essere venivano dall'altrove.


Aggiunto da Rosalyn: Aggiungo che anche qui a Treon grazie ai vari rituali abbiamo appreso che tutti i piani sono scossi da strane vibrazioni, i cui effetti sono state proprio queste creature che sono comparse. Queste creature provenienti da piani esterni al nostro e dunque inesistenti, finchè non hanno messo piede nel piano materiale. Inoltre ritengo che così come questi eventi siano effetti di una distorsione spaziale, è possibile che si stia verificando anche una distorsione temporale, dimostrata dalla perdita di memoria sia dei Van Zief che dell' Ashalottiano e anche, credo, dal fatto che i Cannibali siano "sempre" stati in quel posto, ma che nessuno ne abbia mai avuto notizia.