Anno Mille Forum ufficale del Gioco-Live Italiano

Resoconto Conclave Estivo 1013

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    Ser Jeremy Mallister
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    Registrato il: 29/02/2012
    Utente Senior
    00 21/08/2013 16:39
    Redatto da Romolo Fuffezio su revisione di Jeremy Mallister


    Primo Giorno:

    Arrivato qualche ora prima della Sacra Gilda con due amici incontrati per strada, li aiutai a montare il loro banchetto vendita suonando e ridendo.
    Ad un certo punto, nell'aria iniziò ad echeggiare l'inno trionfante degli Armorieri seguiti a sua volta dalla Sacra Gilda degli Incantatori.
    Passando dinanzi a me, nell'aria si percepiva una tensione quasi palpabile.
    Incuriosito da ciò, mi avviai verso l'accampamento in cui già dall'anno precedente, i Lupi avevano deciso di risiedere, trovando 2 membri delle 2 gilde che facevano la guardia, stando attenti a non far avvicinare troppo chiunque non fosse della Fazione.
    In seguito venni a conoscenza che l'ex Generale Crisso e l'ex Sergente Arven Crauch tramavano alle spalle del Supremo Eskel Septim per sovvertirne il comando.

    Due arresti ci furono e una testa rotolò quella giornata come punizione del tradimento perpetrato.
    Crauch e Galahd furono messi in una delle carceri di Drepania.
    In seguito Galahd sarebbe stato rilasciato nei giorni avvenire, perchè considerato estraneo ai fatti.

    Nella stessa sera prendendo più confidenza con i Membri della gilda mi affiancai ad essi, vegliando un rituale che sarebbe servito a richiamare la Coppa contenente il Divino Sangue di AKOSS.
    Riuscito il rituale, la Gilda si premurò di difendere il calice.
    Durante la veglia, si manifestò a noi una figura col volto segnato da una brutta cicatrice, che immediatamente la Gran Sacerdotessa Meredith riconobbe essere Kael Karadras, l'entità benevola che fino a quel momento aveva contribuito con i suoi poteri a mantenere integro l'equilibrio dell'Universo dopo la scomparsa dei 4 Guardiani.

    Manifestatosi nel bel mezzo di uno scontro contro vari esseri mutati dalle Larve, ci diede una mano considerevole durante la battaglia.
    Cortese ma pur sempre rude nel suo fare, il suo aiuto ci diede il tempo di riprenderci dagli eventi della serata e dal combattimento.

    Insieme al Maestro del Taoh, il capo dell'ordine dei Monaci, spiegò a agli ignari cosa stava accadendo, "che gli stessi Dei lucenti e non, erano stati corrotti dalla minaccia corrente, gli esseri dell'Altrove, definite Larve Astrali"

    Essendo del tutto estraneo ai fatti, mi fu alquanto nuovo e difficile comprendere l'entità della situazione, ma nei volti di chi aveva già combattuto o almeno provato a combattere questa minaccia c'era consapevolezza e determinazione su ciò che andava fatto.

    Sotto consiglio di Kael, figlio delle Furie, la Gilda si premurò di nascondere il Calice poiché il Divino Sangue di Akoss era preda per moltissime oscure creature.
    Inutile dire che quella sera poche furono le ore per riposare.
    Prima di accomiatarsi da noi, aggiunse che 5 nuove Furie dovevano essere scelte per far fronte all'imminente minaccia.
    Elemento necessario affinchè l'equilibrio del piano materiale potesse essere ristabilito, la "Risonanza" dell'animo di 5 Furie, avrebbe rappresentato la scintilla e il Potere necessario al nostro scopo.
    Un altro importante elemento atto a concretizzare i nostri sforzi per salvare l'intero Universo era la ricerca dei 36 anelli ognuno legato ad una diversa Divinità, al fine di forgiare una Catena in grado di incatenare un Dio.


    Secondo Giorno:

    La mattina passa tranquilla ed in fretta. Il pomeriggio ci vide impegnati in dei duelli d'Arme organizzati da i due bardi, miei compagni di viaggio.

    In accampamento intanto si preparavano antidoti e pozioni perchè gli attacchi della sera prima ci avevano lasciato presagire che le nostre spade come le nostri carni avrebbero dovuto incrociare lame avvelenate e ben pochi resistevano a quest'ultimi.

    Nel tardo pomeriggio e per tutta la sera ad intervalli irregolari ci ritrovammo a fronteggiare nemici dopo nemici: ombre che possedevan la gente in nome di Za Vras, provavano a deconcentrare e scoraggiare il cuore dei nostri Combattenti. Invano fu il tentativo in quanto nel cuore dei nostri Guerrieri splende una Luce intramontabile ed un coraggio da fare invidia al piu Possente e Fiero leone.

    Continuando l'estenuante battaglia arrivammo al termine anche della seconda notte quando Kael figlio delle furie, si manifestò nuovamente insieme al capo dell'Ordine del Thao, dandoci ulteriori indicazioni per venire a capo della vicenda. Ci furono date anche le direttive per far si ché si eleggessero le 5 nuove Furie scoprendo fin da subito che varie prove si prostravano dinanzi a noi, prima tra tutte un confronto tra le capacità combattive al pieno delle forze di tutti coloro che avessero voluto divenire una Furia.


    Terzo Giorno:

    L'avvento delle prime luci dell'alba ci diede alcune ore di riposo.

    Ristorati e di nuovo carichi e grintosi, eravamo pronti a fare fronte a tutto ciò che la sera prima era stato annunciato da Kael.
    Nel primo pomeriggio si manifestò a noi CAOS, l'angelo più potente di Za Vras, Dio della caotica battaglia e della distruzione.

    Per quanto stupido e pazzo fosse ci diede un prezioso aiuto consegnandoci un incantesimo "La Voce dei Cieli che Condanna", una una frase che detta da una divinità ad un'altra avrebbe reso la seconda inerme e alla mercé di chiunque per un minuto.

    L'angelo faceva tutto ciò col solo scopo e speranza che una volta ucciso Za Vras, potesse prenderne il posto come Dio del Caos.
    Una volta scomparso, passarono 2 ore prima che noi tutti ci preparassimo ad affrontare la prima prova per la decisione delle Furie.

    Quel che ricordo di quella battaglia è che io fui il secondo a combattere contro la Somma e Saggia Gran Sacerdotessa Kalevala. Inutile dire che l'incontro durò poco più di qualche secondo prima che per motivi ovvi mi fulminasse mandandomi al tappeto.

    Ricordo inoltre le voci dei miei compagni che mi diedero forza nel rialzarmi gridando il mio nome come se fossimo in un'arena.
    Stanco e spossato andai a riposare.
    La sera, dopo i soliti combattimenti indossai per la prima volta gli abiti degli Incantatori senza simboli però poiché, si facevo parte della Gilda ma ero soltanto un allievo.

    Dopo le mere intenzioni dei demoni e delle ombre di sterminarci tutti, la foga della battaglia non ci diede il tempo di respirare. Infatti quella sera si contarono 2 vittime: il soldato della Gloriosa Gilda d'Arme Cartagan e la Maestra Cliantha Mc Eatwood.

    Non avemmo neanche il tempo di salutare i due valorosi combattenti che fummo riattaccati.

    In serata non tardò ad apparire Kael che dopo una giornata tanto faticosa quanto lunga rimembrò a tutti noi le parole della sera precedente: col Sangue di Akoss come prova fece scegliere ai presenti chi secondo noi dovesse divenire una delle 5 Furie. La scelta ricadde su 7 persone, 2 delle quali sarebbero state scartate.

    L'ultima parola sarebbe stata del calice dove era custodito il Divino Sangue di Akoss. Imponendo le mani su di esso si decise il destino degli eletti...

    Fu così che le 5 Furie si ersero dinanzi a noi:

    Eskel Septim
    Meredith Kalevala
    Orion Aghias
    Argo Neon
    Rosalyn Le Blank

    Il loro sacrificio ci avrebbe aperto la strada verso un futuro migliore.

    Secondo le parole del Maestro del Taoh e di Kael, il piano per la salvezza dell'universo comprendeva delle fasi ben precise, le 5 Furie avrebbero rappresentato il tramite con cui altri avrebbero compiuto tali passi.

    Difatti furono scelti anche 3 Cavalieri, il loro compito era quello di vegliare sul Calice e proteggerlo al costo della vita:

    Cavalieri del Calice, appunto.
    Cosi furono decisi, sempre dai rimanenti esclusi dal Calice stesso:

    Ser Jeremy Mallister
    L'appena nominato Paladino Tenma di Akis
    e il caporale Marcus Bennet

    Le sorti dell'intero Universo nei prossimi giorni furono posate sulle spalle di questi 8 valorosi guerrieri.
    Ci fu inoltre spiegato che il potere delle 5 Furie era necessario affinchè si potesse richiamare una delle magie più potenti e semplici mai create, il Collasso Dimensionale.

    Za Vras avrebbe giocato un ruolo fondamentale in tutto il nostro piano. Ci fu detto che essendo il Dio del Caos, elemento base della creazione, sarebbe stato attraverso di lui che il Sangue di Akoss avrebbe agito su tutto il Creato partendo dal Collasso Dimensionale come scintilla.

    Questo il piano generale. In un attimo fu tutto chiaro e limpido come l'acqua di un ruscello.

    La catena degli anelli che sarebbe stata forgiata una volta che tutti e 36 gli anelli fossero in mano nostra, avrebbe incatenato e assoggettato Za Vras al volere delle Furie il tempo necessario a lanciare il Collasso Dimensionale di fronte al Calice del Sangue di Akoss, la Matrice stessa del Creato, e purificarne da ogni effetto immondo causato dalla presenza delle larve.

    Kael ed il Maestro del Thao ci spiegarono passo per passo un complesso "rituale", durante il quale vari gruppi scelti tra gli altri partecipanti al Conclave avrebbero effettuato dei passi necessari affinchè tutto riuscisse alla perfezione.


    Quarto Giorno:

    La mattina del quarto giorno non fu ristoratrice come le mattine precedenti poiché la fatiche e le ferite del corpo e dell'anima non ci diedero tregua.

    Ma ardenti e assetati di giustizia come eravamo, riuscimmo a trovare le ultime forze per sopravvivere e raggiungere la mattina decisiva, dove si sarebbero decise le sorti dell'intero Universo e di tutti piani esistenti.

    Dalla mattina fino al pomeriggio con i pochi antidoti che ci estavano e con cosi poco tempo per distillarne ancora, riuscimmo a non avere perdite.

    Sempre in quel pomeriggio fu ritrovato con sommo stupore e sgomento l'ultimo anello che non era il trentaseiesimo, bensì il trentasettesimo!
    Dopo un iniziale perplessità continuammo con il nostro piano: serviva forgiare la catena.

    Nel tardo pomeriggio il Maestro del Taoh ci informò sugli ultimi particolari dell'intero piano, confermandoci il dovere di creare dei "Gruppi" ben precisi al fine di compiere ogni Passo per il raggiungimento dei nostri scopi.

    Oltre le 5 Furie, i gruppi sarebbero stati:
    - i 3 Cavalieri del Calice, addetti alla sua più totale protezione;
    - i Cavalieri dei Portali, gruppi di due persone muniti di artefatti definiti "Tavolette", atti alla chiusura dei portali di larve che c'avrebbero attaccati durante tutti i passi;
    - i 3 Ritualisti del Muro, 3 uomini con conoscenze arcane che avrebbero mantrato l'incantesimo che avrebbe permesso ad un Dio di solcare il Piano Materiale.
    - ed in fine i 3 Cavalieri della Furia, sempre 3 uomini con conoscenze arcane, che avrebbe invece mantrato uno speciale muro magico che avrebbe trattenuto Za Vras e le 5 Furie il tempo necessario al compimento di tutti i passi.

    In più in nostro aiuto, l'Ordine del Taoh tutto avrebbe fatto si che i tempi di convalescenza della rimarginazione delle ferite, fossero annullati, così da ottimizzare ogni istante.

    Successivamente ci fu mostrato il luogo dove sarebbe avvenuto il "rituale" di evocazione e imprigionamento dedl Dio del Caos, effettuando alcune prove per capire bene i ruoli che ogni gruppo avrebbe ricoperto.

    Quella sera vide come protagonista il neo Generale Supremo Olympia Augusto, impegnata in un delicatissimo rito di forgia, che con impeccabile bravura unì i 37 anelli in modo da creare la catena.

    Si andò a letto presto. Anche se consapevoli dei pericoli che ci circondavano, il riposo avrebbe giocato un ruolo fondamentale la mattina successiva.


    Quinto Giorno:

    La sveglia fu data molto presto poiché alle prime luci dell'alba ci aspettava uno dei più grandi doveri se non il più grande che avremmo mai affrontato.

    Le tavolette, 8 per la precisione, una volta decorate con speciali sostanze coloranti atte a canalizzare il loro potere e legarlo a chi sarebbe stato scelto come Cavaliere, furono consegnate ai 16 prescelti.

    Una volta incolonnati ci muovemmo verso il luogo della battaglia. A breve i 3 Ritualisti del Muro avrebbero iniziato il loro compito, dando inizio allo scontro finale.

    Quando il rituale ebbe inizio, i portali iniziarono ad aprirsi attorno a noi, prontamente affrontati e chiusi dai valorosi Cavalieri dei Portali.
    Come preannunciato dal Maestro del Taoh, ad un certo punto qualcosa di inaspettato si verificò, l'apparizione di una delle vecchie 5 furie, Xanathosis il fondatore della Gilda d'Arme. Il punto in cui si manifestò, avrebbe indicato dove Za Vras sarebbe dovuto apparire, sfidato dal Potere delle 5 Furie.
    Non tardò a manifestarsi raccogliendo l'allettante sfida.

    Za Vras in persona, il Dio del Caos ora si mostrava e camminava in mezzo a noi, in tutta la sua brutale cattiveria.
    Rimanemmo attoniti per qualche istante, totalmente rapiti dalla brutalità del suo essere e dall'immenso Potere che scaturiva da ogni sua parola.
    Ma la frenesia della battaglia non tardò a prendere il sopravvento.

    Quasi tutti i passi furono compiuto, ma durante il compimento del 5° e ultimo passo, qualcosa andò storto.
    Za Vras, in ginocchio e incatenato, scomparve.
    Il muro che conteneva il Dio del Caos e le 5 Furie fu distrutto, ma come il Calice non poteva essere posizionato, così il rito poteva essere concluso.
    Ammoniti già in precedenza dal Maestro del Taoh dell'eventualità che qualora qualcosa fosse andato storto avremmo dovuto ripetere tutti i passi d'accapo, riprendemmo ognuno le nostre posizioni e ricominciammo, ma questa volta, senza muro di contenimento...
    Si presumette che la sparizione di Za Vras fosse dovuta alla caduta di uno 3 Ritualisti del Muro, da parte degli Angeli Pazzi del Dio del Caose, venuti in suo soccorso.

    Questa volta difatti, Za Vras una volta risfidato dalle 5 Furie, apparve ma insieme a 4 Angeli Caduti, che aiutando il Dio del Caos atterrarono i 3 Cavalieri della Furia e le Fuerie stesse, dilagando sul campo di battaglia come una fiume in piena e massacrando i Cavalieri dei Portali, armati di nefaste armi Sconsacrate.

    Le trombe della morte iniziarono ad echeggiare nelle nostre menti, preannunciando una nostra imminente sconfitta.
    Ma dovevamo farcela, il destino dell'Universo era sulle spalle dei pochi sopravvissuti.
    Kael apparve in nostro soccorso, fronteggiando faccia a faccia Za Vras in persona e facendo guadagnare tempo ai cerusici che avrebbero curato le Furie, adesso in 4, menomati della presenza di Argo Neon, che caduto per primo sotto i colpi del Dio armato di un'immensa quanto devastante spada rilucente di un ripugnante bagliore oscuro quasi da presagire l'assenza stessa di luce, scomparve poco prima.
    Dopo un furioso scambio di colpi che fece tremare cielo, terra e inferi, Kael fu anch'esso imprigionato dall'incantesimo "Voce degli Abissi che condanna" ed esiliato dal piano materiale.

    Tra il Calice ed il Dio della Distruzione non rimaneva altra difesa se non la fuga, per quanto potesse essere possibile fuggire ad un Dio.

    La situazione era disperata. A causa dell'incantesimo che rendeva il terreno calpestabile dalle divinità, lo starne a contatto per più di 10 secondi avrebbe portato alla morte chiunque, tranne le 5 furie e i 3 cavalieri del calice.

    Solo le tavolette garantivano la sopravvivenza infatti stando a contatto con esse, la consacrazione del terreno non avrebbe avuto effetto, ma combattere stando attenti a non uscire dal minuscolo perimetro di immunità fornito dalle tavolette stesse, era quasi impossibile.

    Con un campo di battaglia tempestato di corpi inerti, qualcosa aveva annullato il potere delle tavolette, tremanti per l'orrore e la paura che tutto fosse oramai perduto, Argo Neon apparve dal nulla, sfoggiando una lucente Spada Sacra, Ardes, donatagli da Kael in persona e mantato da una luce e dal candore di due ali nere, si erse a difesa delle nostre speranze. Argo Neon era divenuto un Angelo.

    Le 4 Furie rinfrancate dalle cure e dalla visione, soggiogarono nuovamente Za Vras, inginocchiandolo e incatenandolo. Il Calice fu portato ai suoi piedi e il Collasso evocato, grazie alla volontà di tutti i superstiti.

    Un lampo, poi il buio. Qualche istante dopo, fu solo silenzio.
    Riaprimmo gli occhi nel candore e nel calore della luce del mattino.

    Tutto era quieto e immoto come dopo una tempesta. Il campo di battaglia era disseminato di corpi e piume d'Angelo.

    Tutto era finito ma il momento peggiore era purtroppo giunto: la conta dei morti.
    13 valorosissimi guerrieri persero la vita in quella battaglia tra cui anche le 4 Furie, sacrificatesi come tramite per il Collasso. Di Argo Neon non vie era traccia.

    Tutti i corpi furono sistemati in modo da darne l'estremo saluto e officiare le funzioni funerarie, tra pianti di gioia e disperazione per la perdita appena subita e la consapevolezza dell'immensa impresa portata a termine.

    D'un tratto una luce abbagliante si manifestò.
    Argo Neon portava incatenato e sprovvisto di armatura, Kael che nei panni adesso di messo, portava la parola di Anaitie e degli Dei tutti.

    Un'impresa senza pari era stata portata a termine e un immenso sacrificio compiuto.
    A fronte di ciò gli Dei concessero il più immenso dei doni, il ritorno dalla morte, la resurrezione a tutti coloro che per spirito di sacrificio avevano donato tutto per la salvezza dell'Universo.

    Ma le liete novelle non ebbero fine.
    La storia ci insegna, che le prime 5 Furie, dopo il loro sacrificio, combatterono e combattono tutt'ora, per salvaguardare il piano materiale e l'equilibrio.

    Le nuove 5 Furie furono ritenute degne di ben altra ricompensa:

    «Dall'alba dell'undicesimo giorno, dell'ottavo mese dell'anno mille e tredici, 5 Nuove Divinità, fanno parte del firmamento e i loro nomi figureranno sulle tavole del Santo Andros tra tutti gli altri nostri amati Dei»


    Inutile dire che pianti e abbracci furono tempestivi.
    La stanchezza era come scomparsa e si continuò a lungo a ridere e scherzare, oramai preda della più immensa gioia, cullati dal senso di vittoria e serenità dopo mesi di lotte e frenesie.




    Nota del Revisionatore:
    Il cammino di un Incantatore è lungo e tempestato di sacrifici e lotte difficili.
    Ma se grande sarà la Fede negli Dei e nella vostra Missione, allora non vi sarà limite alle ricompense per la vostra Anima.

    Grazie Maestra Meredith, Grazie Argo, Grazie Rosalyn, avrei voluto trovarmi al vostro fianco in questo momento, ma non permetterò che il vostro sacrificio e i vostri insegnamenti vadano persi nei meandri del passato.

    Lux Vestra Tueri Nos, che gli Dei siano lodati.
    [Modificato da Ser Jeremy Mallister 21/08/2013 16:39]
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    Varran Blanch.
    Post: 275
    Registrato il: 03/02/2012
    Utente Junior
    00 29/08/2013 11:44
    Presa Visione.