Alla Sorte!

*ascolta lo scambio trai tre, ridotta per un po' a silenzio da un altro piatto di carne giunto davanti la sua faccia*

Beh si... è stata una battaglia gloriosa... Ma fidati Cassiopea, non avresti voluti esserci. Solo pochi potevano toccare il suolo dove camminava l'Empio, grazie a oggetti speciali, noi altri abbiamo dovuto restare lontani, impotenti, a vedere cadere sotto le ali degli Angeli Neri i combattenti... non ne serbo un ricordo nè epico nè buono. E comunque non ne avrei avute le forze... sono riuscita a raggiungere Misericordia... così si chiama no?

*guarda Varran per conferma*

solo grazie al giovane che ho ingannato... Poi questa te la dovrò raccontare, Cassiopea...

*ghigna* Poveretto, al ricordo mi fa quasi pena, è un tipetto volenteroso.. chissà che fine ha fatto!

*poi si lascia prendere dalle parole di Thorod e le si leva il sorriso*

Ma da dove vieni, di preciso? Le Terre Senza Notte e quelle dove il mito di cui parli nasce, sono distanti molti giorni di viaggio tra loro... raccontaci Thorod... mi interrogo da un po' sulle tue origini. Anche perché, ti fai chiamare Vichingo, ma certo non ne hai l'accento... non dei vichinghi che conosco io, almeno... eppure veleggi su un Drakkar proprio come loro, e condividi con la gente del Nord anche altre tradizioni, tipo quelle sui morti, come abbiamo denotato al conclave mentre bevevamo ai nostri. Non riesco a collocarti geograficamente.

*poggia la testa su una mano e il gomito sul tavolo, osservando il suo interlocutore con palesata curiosità*

***Rispondendo alla donna esclama***

Val di Misericordia,seconda battaglia dell'alba.

Thorod sono anche io curioso raccontate dunque...

*Thorod assume un espressione molto divertita, accenna un sorriso poi inizia a parlare*

Dorotea ciò che dici rasenta verità..
Ciò che tu non riesci a fare ha semplice spiegazione
Ciò che sono io è diverso da ciò che parli tu..
Io no mai legato ad un posto per molto tempo i miei occhi hanno visto diversi luoghi e in questi conosciuto molti volti e combattuto molte battaglie

Io non conosco mondo bene con suoi nomi.. a me non interessa.
Ma posso descriverti ciò che ho visto.. uomini e spade che ho incontrato.

*Desta un po il capo*
Vedi.. io provo a spiegarti in modo migliore che conosco.

*Prende il boccale ormai vuoto e lo riempie ancora e lo poggia sul tavolo*

Noi Vichinghi siamo come Birra.
Tu puoi trovare birra ovunque.. ma sapore cambia in base a storia di birra.
Se tu Bevi birra in altra locanda magari sapore è migliore o peggiore ma sempre birra rimane.
Conta sua storia..
Ecco noi Vichinghi, ciò che importa è Storia
Mio è popolo che viaggia.
Viaggia perché sua brama di gloria è grande..
Vichingo viaggia per far si che dove lui va, il suo nome rimane quando lui andrà via.
*Prende il boccale che usava per spiegare e ne sorseggia un bel po quasi a berla tutta e poi si pulisce con la mano*

E mia storia parte da Grande villaggio, Kitane suo nome a Nord da qui, che si fece onore non sottomettendosi, ma venendo distrutto pur vincendo da chi voi qui chiamate Impero.

*Posa il boccale, e mette mano nella sua borsa uscendo un grande foglio di Pergamena in una lingua che di certo non è Elaviano*

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Questa fu rotta per primi 30 giorni viaggio..
Dopo che non avevo più motivo per restare a Kitane.

*Il suo sguardo diventa un po vago.. come se avesse quasi nostalgia*

Capisco,e Voi che raccontate di bello mialdy?

*Guardando la mappa di Thorod*

La rotta... è la linea che va verso sud, vero? Cosa c'è così a Sud del mondo? I miti che sentivo da bambina dicevano che lì c'è il nulla, la terra degli Dei, le cascate eterne... tutto ciò a secondo di quanto era vecchia la matrona che raccontava in quel momento

*sghignazza brevemente, poi guarda Varran*

Oh io non ho una storia così diversa da quella di qualsiasi giovane nobile Elaviano immagino... Addestramento sin da piccola, lezioni di vario genere e natura, vita politica e sociale più o meno noiosa... Poi la guerra, l'Impero, la morte di troppa gente, la ribellione... niente che non abbiate già visto o sentito anche da queste parti.

*Fa portare una brocca di vino cotto aromatizzato. Se ne versa un bicchiere e ne beve metà di colpo, nascondendo la faccia per non far vedere la sua espressione*

La storia di Thorod è molto più variopinta e interessante della mia, ne sono certa... e poi mi era parso di capire che aveva un bel mito, da raccontarci. Molto più piacevole dei racconti delle morti e delle lacrime in cui volete trascinarvi, compagni di bevuta. Il vino, è allegria! Non scordiamolo...

*finisce il bicchiere e se lo riempie di nuovo. Poi ci ripensa e si gira un'erba pipa.*

Che belle storie!

Vite interessanti davvero le vostre.

A distanza di anni l'Impero fa ancora paura...Elavia se l'è cavata anche troppo bene.

Beh, il passato è passato. E io sono venuta in taverna per distrarmi, e stare allegra, non certo per piangere cose su con posso più influire.

*tira fuori un flauto dolce di un verde molto chiaro, semitrasparente, non dissimile dal vetro non fosse per l'opacità.*

Se nessuno vuol allietare l'aria, e Thorod si ostina a non raccontarci la storia che ha nominato, beh, ci penso io a mutare l'atmosfera. Non sopporto l'aria cupa.

*si sistema l'erba pipa che ha preparato dietro un orecchio, si mette in posizione eretta e inizia a suonare*

***Annuondo alla donna,dopo che ella ha finito di sunare,esclama***

Molto brava Dototea,ma io sono un guerriero,mi piacciono i racconti di guera anche...Davvero non avete niente da raccontare? e Voi messer dal Rovo?Niente anche Voi?

*sbuffa e posa il flauto*

Immagino vogliate parlare per forza di sangue morte e distruzione... Vi lascio ai vostri tristi discorsi allora, e esco a fumare la mia erba pipa

*si alza, pareggia il conto con l'oste e uscendo si ferma appena fuori dalla porta a fumare, cercando di riparasi dalla pioggia stando attaccata al muro*

che tempo di schifo...

Per quanto la battaglia sia bella, parlare delle perdite subite è sempre doloroso.

** la donna si volta guardando gli uomini sempre seduta sullo sgabello, accavalla le gambe e beve l'ultimo sorso dal bicchiere **

Le avventure da raccontare sono tante, potremmo dirvi quando da bambine io, Dorotea e Khaleesi e altre due nostre compagne siamo riuscite a fronteggiare degli uomini che volevamo il nostro paese ** sorride ricordando** ci siamo sentite potenti, pensavamo: "gli anni di addestramento sono serviti, i sacrifici non sono stati inutili".. eravamo cosi tanto convinte di noi, che andammo all'attacco senza ragionare quando quegli uomini riprovarono a prendere ciò che di diritto era, ed è, nostro. Ma l'esito non fu certamente dei migliori. Quella volta furono le Matriarche a salvarci..

La superbia ci aveva colpite, e si sa "la superbia precede la rovina, e l’alterezza dello spirito precede la caduta."
Si può dire che eravamo bambine, quella situazione fu un grande insegnamento per noi, mai più commettemmo quell'errore. Da quel giorno ho imparato a scrutare ogni persona e leggerne lo spirito, per essere pronta a tutto.
Ci siamo allenate cosi tanto da diventare un'unica mente durante i combattimenti.

Posso raccontarvi di ciò Messer Varran, ma no delle guerre, perchè anche per me che sono un guerriero, parlare di guerre è doloroso. Le perdite subite sono state tante e i doveri aumentavano di giorno in giorno. ** la donna sembra guardare loro ma il suo sguardo sembra perso nei ricordi, a volte l'espressione muta divenendo triste **
Ancora oggi mi chiede se, dall'ultima guerra, le nostre due compagne disperse siano ancora vive. Se le rivedremo ancora, compagne che sono come sorelle per noi.


** la donna sorride tristemente e scende dallo sgabello **

Non si dovrebbe mai parlare di cose tristi, ha ragione Dorotea!
** alza il cappuccio del mantello e si copre bene **
Noi siamo qui in Elavia per una missione, siamo alla ricerca di Eroi, per far si che la guerra non sia più un brutto ricordo!

Adesso vado, devo allenarmi e cercare qualcuno che riesca a costruirmi un'armatura simile a quelle esistenti ad Ostereich. A quanto pare il mio equipaggiamento si è perso nel tragitto tra Ostereich e Elavia. ** dice seccata, poi si rivolge agli uomini **

A presto Messeri ** China leggermente la testa per salutarli. Lascia degli argenti sul bancone e vai via. Giungendo vicino a Dorotea sembra dirle qualcosa poi va via **