Una riflessione!Chi di noi non si fa questa domanda con tutto quello che succede?
"Oggi dobbiamo aiutare tanti fratelli ad affrontare problemi e stati d’animo devastanti. Non è raro che umanamente ci si interroghi su:
"Fino a quando?"
È la stessa domanda che fecero a Geova Abacuc e Isaia.
Forse per la salute, per la perdita di un caro, per le ingiustizie che si subiscono, ce lo domandiamo anche noi.
Allora aiutiamo noi stessi e i nostri fratelli a scegliere un motivo per cui aneliamo al nuovo mondo e leggiamo Abacuc 1:2,3: dice: "fino a quando Geova dovrò invocarti senza che tu oda, che intervenga.. perché mi fai vedere la malvagità e tolleri i sopprusi?"
Abacuc accusò Geova di 4 cose.
Anche noi quando soffriamo proviamo questi sentimenti.
Con la testa sappiamo perché Geova permette le sofferenze ma dentro soffriamo di dolore. Il cuore poi è particolarmente pericoloso in questo.
Geova sapeva che Abacuc era solo preda del suo cuore perciò gli rispose con 4 affermazioni: "il giorno ha _un tempo fissato_, la visione _non mentirà_, _si avvererà_, e non smettere di attenderla perché _non tarderà_".
Geova gli stava solo dicendo di essere paziente senza perdere la testa mentre aspettiamo i giudizi di Geova.
Chi porta gli occhiali e se li toglie non vede più nitidamente.
Il mondo intorno non cambia se mi tolgo gli occhiali ma cambia la nostra percezione del mondo;non cambia la realtà ma cambia solo se io vedo o non vedo.
Cosi i problemi, non cambiano ma noi abbiamo la certezza che Geova ha un tempo fissato.
Non è facile rendersene conto perché noi esseri umani sappiamo che significato abbiamo dato alla parola "tempo fissato":abbiamo mancato a tanti appuntamenti e infranto tante promesse.
Lo studio delle profezie però ha a che fare coi nostri dolori.
Quando stiamo soffrendo, studiare ci ridà lucidità mentale.
Le profezie ci fanno vedere chiaramente che la fine è vicina e così siamo altresì certi che finiranno anche i nostri problemi.
Buona giornata.