Ieri notte ho sognato.
Sospeso nel nulla, al buio, abbraccio una donna stupenda, e sento di amarla con tutto il cuore. Poi, si accende una luce. Sono nel deserto e quello che abbraccio è solo lo scheletro di una donna. Uno scheletro animato, che preme i suoi denti privi di labbra sulla mia bocca. Mi cinge in un abbraccio amoroso al quale non riesco a sottrarmi. Chiudo gli occhi, non potendo fare altro.
Sento improvvisamente un delizioso profumo. Riapro gli occhi ed è la Bellezza in persona che vedo. O forse di più, è Arte. Mi perdo nei suoi occhi mentre recita le rime più belle che io abbia mai sentito. Rime divine. Quando mi bacia esplodono nella mia testa melodie meravigliose, tanto belle da farmi male.
Non sono più padrone del mio corpo in quell’estasi estrema.
Dalla mia liquida vita sparsa sul terreno aspro, cominciano a nascere erba e fiori e piante e corsi d’acqua e usignoli che cantano.
Mi sono svegliato all’improvviso, cercando di afferrare il sogno che già era scivolato via.
Sono corso fuori e sotto il cielo notturno ho riso di felicità, riso e pregato, con le lacrime agli occhi.
Ve lo giuro: le lucciole mi hanno portato dal cielo un nuovo vestito. Un nuovo vestito fatto di stelle.
Prima ero nudo.
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John Wit
Anima inquieta, sempre alla ricerca
Devoto a Rahel
"Le stelle sono sogni. Guarda.. la vedi quella? Quella che brilla più di tutte? Ecco, quello è il mio" - John Wit